Tenuta di Castellaro, i vini di Lipari tra tradizione e innovazione

Noi di Avvinando lavoriamo anche in vacanza per segnalarvi i migliori vini… e questa estate durante il nostro soggiorno a Lipari, la più grande delle isole Eolie, abbiamo scoperto una cantina che vale la pena raccontare. Tenuta di Castellaro nasce circa dieci anni fa dalla passione per queste isole meravigliose di una famiglia bergamasca.

Anche noi ci siamo innamorati di queste isole, vulcani maestosi in mezzo al mare che offrono al visitatore un concentrato di Mediterraneo. Non appena giunti alla tenuta ci rendiamo immediatamente conto di quanto in effetti sia travolgente la bellezza del luogo. Il giovane enologo Simone ci accoglie al tramonto in una splendida terrazza naturale tra i vigneti ad alberello. La vista sul mare è mozzafiato sulle vicine isole di Salina, Alicudi e Filicudi. Mai cornice fu più benaugurante ad un ottimo assaggio!

Stupisce la cura e la sapienza in cantina dove tutto è all’insegna del risparmio energetico e idrico. Si utilizzano infatti la raccolta delle acque piovane e i metodi antichi di condizionamento eolico per mantenere costante la temperatura in cantina. Un incontro di modernità e antichi saperi che si riversano nel bicchiere in perfetta armonia.

L’ultimo nato, il Bianco Porticello, carricante e moscato bianco, è il bianco che ti aspetti di bere in una sera d’estate su un’isola del Mediterraneo! Un vino freschissimo, salino, profumato, di una piacevolezza e bevibilità clamorosa.

Più complesso ma ugualmente verticale il Bianco Pomice, carricante e malvasia delle Lipari. Si presenta con un naso mediterraneo intrigante e complesso con note di ginestra, fiori di cappero, eucalipto, fiori e frutta dolce. In bocca l’acidità spinta e la salinità tipiche del carricante sostengono la morbidezza e l’aromaticità della malvasia in un perfetto equilibrio. Complesso, ha corpo e eleganza, saremmo curiosi di riprovarlo fra qualche anno per confermarci le potenzialità evolutive secondo noi ottime.

Il rosato, Rosa Caolino, corinto e nero d’Avola, ha un bel naso fruttato quasi dolce con una nota decisa di pepe bianco. È un vino salino e fresco, abbinabile a tutto pasto.

Il Nero Ossidiana, rosso da corinto e nero d’Avola, ha un naso fantastico con note di pepe nero, cuoio, frutta matura, salsedine. Ha una freschezza e un’eleganza straordinarie, un vino che ci ha davvero impressionato per beva. Un rosso isolano, insolito, leggero ma complesso ed elegante, da bere anche col pesce e che secondo noi ha buone potenzialità evolutive.

Il Corinto, rosso da corinto in purezza, è una piccola chicca. Ha note tipiche speziate. Quello che, per le caratteristiche dell’uva, perde in freschezza e struttura, guadagna in morbidezza e piacevolezza.

Infine, ovviamente, la Malvasia delle Lipari, passito dalle omonime uve. È una spremuta dorata densa di aromi mediterranei, frutta candita, fichi, uvetta, albicocca. Ha una dolcezza sorretta e equilibrata dalla bella spalla acida e salina. È un vino interessante non solo per accompagnare il dolce ma da provare anche col formaggio e, per chi volesse osare, con un piatto di alici in agrodolce!

Vini che abbiamo apprezzato molto, che già nei nomi “minerali” tipici dell’isola esplicitano un forte legame con il territorio. Vini ottenuti nel rispetto delle uve e dell’ambiente, accomunati dalla ricerca dell’eleganza e della complessità. Vini che riflettono l’unicità di un luogo davvero speciale.

Raffaele Cumani 
@RaffaeleCumani

Una risposta a “Tenuta di Castellaro, i vini di Lipari tra tradizione e innovazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *