Viaggio in Valtellina: il Nebbiolo eroico delle Alpi

 

Un grande solco lungo 40km scorre longitudinalmente nel nord della Lombardia stretto tra le Alpi Orobie a sud e le Retiche a nord. Siamo in Valtellina guardata nel suo tratto mediano dai 4049 metri del Pizzo Bernina, il punto più alto della regione e il ‘4000’ più orientale delle Alpi.
La valle oltre che crocevia di genti è da sempre terra di grandi vini: in questo aiuta la particolare disposizione – parallela e non perpendicolare all’Arco Alpino – dove a un versante orobico in ombra fa da contraltare uno retico molto luminoso: qui il numero di ore di sole è pari a quello dell’Isola di Pantelleria.
Esattamente come in Alto Piemonte a farla da padrone è il Nebbiolo, chiamato in loco Chiavennasca. Il paesaggio però è molto diverso: i vitigni non ricoprono morbide colline ma sono letteralmente ‘strappati’ alle pareti verticali della montagna attraverso terrazzamenti artificiali in muretti a secco in sasso. Questi muretti, caso unico per dimensioni in Europa, raggiungono i 2500 km di sviluppo e dal 2018 fanno parte del patrimonio Unesco. Oltre a dare funzione di sostegno, garantiscono un microclima ideale per la vite fungendo da veri accumulatori di calore: durante le stagioni fredde catturano il tepore di giorno e lo rilasciano di notte evitando gelate o repentine variazioni di temperatura.  Continua a leggere

Sicilia en Primeur 2022. Tra Noto e Vittoria alla scoperta di una Sicilia “alternativa” che cresce

Sicilia en Primeur 2022 ci ha restituito una sensazione di crescita generalizzata del vino siciliano. La kermesse internazionale di Assovini Sicilia per scoprire le nuove annate del vino dell’isola è però molto di più una semplice anteprima. È innanzitutto un’immersione nei territori e nelle meraviglie siciliane. In passato avevamo già battuto diverse zone, quest’anno abbiamo cercato così di approfondirne una che non avevamo ancora visitato, enologicamente parlando, quella sud-orientale, approssimativamente tra Noto e Vittoria. Nelle terre di elezione, tra le altre cose, dei rossi autoctoni nero d’Avola e frappato. Continua a leggere

Cose che ci sono piaciute a Sana Slow Wine Fair, la fiera del vino buono, pulito e giusto.

A Bologna è andata in scena la prima edizione di Sana Slow Wine Fair, fiera internazionale dedicata al vino sostenibile, o per dirla secondo Slow Food che ha ideato e curato la manifestazione, del vino buono pulito e giusto. Inutile dire quanto i temi dell’agricoltura biologica e della sostenibilità ambientale siano una tendenza in fortissima ascesa tra i consumatori, anche nel mondo del vino. Non si parla però in questo caso esclusivamente di sostenibilità ambientale. Continua a leggere

I Vini del Monte Rosa: Gattinara, Ghemme e Boca. Piccola guida personale all’Alto Piemonte

Una valle primaria si stacca dai selvaggi ‘Quattromila’ del Monte Rosa per scendere sinuosa sfiorando la  Lombardia, distante in linea d’aria soli 19 chilometri. È la Valsesia, terra di aspre montagne e furibondi torrenti.

Al suo sbocco, tra le pianure di Vercelli e Novara, morbide colline separano l’acqua dei ghiacciai da quella delle risaie: qui, tra il caldo della pianura e il gelo delle Alpi, nascono grandi vini. Siamo nell’Alto Piemonte e lungo la Sesia sfilano borghi noti agli appassionati: Gattinara, Ghemme, Boca. Continua a leggere

Aristos di Cantina Valle Isarco, sole e verticalità dell’Alto Adige “di montagna”

Cantina Valle Isarco è la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige, 60 anni compiuti da poco, nel 2021. 135 soci per 150 ettari di vigneti in 11 Comuni, da Bolzano fino a sud di Bressanone, in Valle Isarco appunto, su vigneti spesso terrazzati strappati a terreni scoscesi dalle pendenze importanti. Motivo per cui spesso qui si parla di quella viticoltura cosiddetta eroica. Siamo forse tra i territori meno conosciuti dell’Alto Adige (ma comunque bellissimi come abbiamo constatato durante la visita alla cantina in occasione dell’ultimo Wine summit), la coltivazione è incentrata per la quasi totalità sui bianchi. Continua a leggere

Il Club del Buttafuoco Storico compie 26 anni

Il Consorzio Club del Buttafuoco Storico festeggia quest’anno i 26 anni dalla fondazione. Lo scorso anno vi avevamo raccontato la bottiglia celebrativa per i 25 anni mentre nel 2020 la degustazione verticale che ci aveva fatto innamorare di questa eccellenza lombarda. Chi ci segue sa quanto crediamo nelle potenzialità dell’Oltrepò Pavese e della convinzione che possa esprimere anche grandi rossi da invecchiamento, primo fra tutti il Buttafuoco. Continua a leggere

Dieci vini spumanti per il brindisi con le bollicine di Capodanno

iStock

Il nuovo anno è alle porte e tutti noi contiamo su un brindisi benaugurante per il 2022. Il cenone di San Silvestro e il pranzo di Capodanno saranno certamente innaffiati da ottimi vini fermi, bianchi o rossi, a seconda del menu che più preferite. Concentriamoci però sulle bollicine, immancabili per il brindisi di mezzanotte con zampone e lenticchie, ma non solo! Continua a leggere