Autochtona 2016, l’appuntamento con i vitigni autoctoni italiani

Siamo stati a Bolzano ad Autochtona, momento dedicato ai vini autoctoni italiani ideale per conoscere vitigni e produttori del variegato e prezioso panorama enologico del nostro Paese, molto spesso poco conosciuto dal grande pubblico in tutte le sue espressioni.

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Il Verdicchio Le Vaglie di Santa Barbara, un bel bianco per l’estate

le-vaglieQuando parliamo di verdicchio siamo spesso facili all’entusiasmo perché siamo di fronte a un’uva da cui si ottengono, secondo noi, alcuni tra i bianchi italiani più interessanti.  Abbiamo provato il Verdicchio dei Castelli di Jesi “Le Vaglie” 2015 di Santa Barbara, un bel bianco dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.

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Verdicchio Balciana di Sartarelli, un grande bianco italiano

vino1Pur essendo un vitigno estremamente duttile, fin dagli anni Sessanta si è spesso affermata l’idea che il verdicchio fosse adatto a produrre esclusivamente vini freschi e semplici e non in grado di competere coi grandi bianchi tradizionali.

Fortunatamente oggi questa idea è stata quasi totalmente soppiantata, anche grazie al lavoro di molti produttori che hanno saputo raccontare il vitigno e il territorio marchigiano producendo bianchi di ottima qualità e struttura con buone potenzialità evolutive.

Una delle aziende simbolo di questo lavoro è Sartarelli che vinifica infatti il verdicchio declinandolo in tutte le sue versioni, anche quella spumantizzata o passita, dimostrando la versatilità e la duttilità di quest’uva.

Abbiamo provato il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Balciana 2011, vino manifesto del lavoro dell’azienda e apripista del nuovo corso del vitigno marchigiano. Continua a leggere

Le Marche non sentono la crisi

Il vino marchigiano supera quota 45 milioni di euro e fa segnare uno storico record in vista del Vinitaly. A darne notizia, in una nota, e’ Coldiretti Marche sulla base degli ultimi dati Istat sul commercio estero. Nel 2011 il vino marchigiano ha raggiunto la cifra di 45,7 milioni di euro, il 10% in piu’ rispetto a un 2010 in cui aveva già oltrepassato la quota dei 40 milioni euro. In pratica, le esportazioni vitivinicole rappresentano un sesto dell’intero settore agroalimentare regionale, oltre che la voce più importante.
Coldiretti Marche evidenzia che crescono anche le esperienze di vendita diretta al consumatore, con il 30% dei punti di Campagna Amica che hanno puntato proprio sul vino. Il boom del ‘made in Marche’ segue un altro record, stavolta nazionale, vale a dire quello registrato dalle esportazioni di vino italiano nel mondo, che hanno superato per la prima volta l’importo di 4 miliardi di euro.