Lo spumante di Natale? Castello di Gussago Franciacorta Rosé

Castello di Gussago

Ci sono bottiglie che ti capitano per caso. Un’amica che parla a un amico che sa che hai un blog e ti dice: ma sai che è veramente buona? Dell’amico ti fidi ma anche no. Nel dubbio recuperi una bottiglia e… Urka! Diventa lo spumante di Natale 2015 di Avvinando. Il che, ovviamente, non vuol dire nulla se non che è piaciuto a noi.

Il Franciacorta rosé Castello di Gussago 2011 si presenta con un colore rosa antico che indulge a qualche riflesso dorato. Il perlage è di quelli giusti: fine quanto basta e persistente almeno per la durata del bicchiere che è breve perché lo spumante è ottimo e si beve volentieri. Ecco, si beve volentieri. La scheda degustativa potrebbe finire qui. Perché di cos’altro si dovrebbe parlare di un vino soprattutto in occasione delle Feste natalizie? Continua a leggere

I Trento DOC di Opera, il metodo classico della Val di Cembra

opera
Alcune delle degustazioni migliori sono quelle che incontri per caso. Qualche giorno fa ci siamo imbattuti inaspettatamente nei vini di Opera, azienda portabandiera del Trento DOC situata in Val di Cembra, e in Alfio, produttore appassionato che ci ha raccontato con grande simpatia e competenza i suoi vini e il territorio.

La Val di Cembra è uno degli emblemi di quella che da molti è definita “viticultura eroica” nel nostro Paese. Le vigne infatti sono coltivate sugli scoscesi pendii delle montagne, sui  terrazzamenti che l’uomo ha costruito faticosamente nei secoli per strappare terreno coltivabile alle asperità del territorio. In condizioni così estreme la cura della vigna e la vendemmia avvengono sempre manualmente. Pur in condizioni difficili,  clima e territorio conferiscono ai vini
caratteristiche molto interessanti. Continua a leggere

Capodanno e Natale, dimezzati i consumi di spumante e champagne: bollicine troppo care?

prrQuesta crisi economica che non passa si fa sentire anche a Capodanno. Rispetto a quattro anni fa il consumo di spumante e champagne è praticamente dimezzato per San Silvestro. Gli italiani si compreranno solo una bottiglia di “bollicine”, e visti i tempi va già bene così. Meno male, per i produttori, che all’estero le cose non vanno poi così male.
Sono infatti lontani i tempi dei 91 milioni di bottiglie di quattro anni fa (compreso lo champagne) ricorda l’Ovse, Osservatorio economico nazionale dei mercati e consumi vini e vini spumanti. Continua a leggere

Gli spumanti per il brindisi di Capodanno

Di bollicine ne abbiamo già parlato negli articoli dedicati ai vini da supermercato per la cena della Vigilia e il pranzo di Natale: quest’anno ci sono molto piaciuti la Cuveé Storica La Versa Brut, Prosecco di Valdobbiadene Superiore di Cartizze Spumante della Cantina Produttori di Valdobbiadene e il Franciacorta Castel Faglia satin. Buono anche il Trento doc Cesarini Sforza Le Millesimé. Tutti sotto o intorno ai 10€ e con un rapporto qualità/prezzo eccellente.

Se si può spendere di più, i nomi rintracciabili un po’ ovunque sono noti: Bellavista Cuvée Brut e Ca’ del Bosco Millesimato Franciacorta Brut. Costano, ma sono davvero bolliine di livello.  Se vogliamo esagerare, ma qui andiamo facilmente sui 70€, quest’anno abbiamo assaggiato con grande piacere il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Spumante. Continua a leggere

A Natale le bollicine non temono la crisi

Il brindisi delle Feste tiene nonostante la crisi: tra Natale ed Epifania verranno stappate 162 milioni di bottiglie tra spumante e vino, con un calo solo dell’1,8 per cento rispetto al 2011, secondo le stime della Cia-Confederazione italiana agricoltori. E la birra fa l’outsider con una crescita di consumi sotto le feste che – sottolinea Assobirra – negli ultimi dieci anni è stata del 60%.

Nel brindisi di fine pasto le bollicine nazionali – rileva la Cia – stravincono sullo champagne, con quasi 93 milioni di tappi tricolori pronti a saltare in aria durante le prossime festività. Continua a leggere

Un pezzo di Italia se ne va: Gancia ai russi

La Russian Standard, società russa leader nella produzione di vodka di alta gamma, ha acquisito il 70 per cento di Gancia spa, la storica casa piemontese
produttrice di spumanti.

L’accordo è stato annunciato ufficialmente questa mattina a Canelli (Asti), dalla famiglia Vallarino Gancia, alla presenza di Roustam Tariko, fondatore della Russian Standard e ora neo presidente Gancia.Dopo l’ingresso dell’imprenditore russo Roustam Tariko in casa Gancia “non sono previsti licenziamenti, ma una riorganizzazione interna con entrate e uscite in un’ottica di crescita”, ha detto Paolo Fontana, amministratore delegato. Fontana ha precisato, comunque, che da tempo ”è in corso un piano industriale importante, improntato alla ricerca dell’efficienza”.

“Neanche per un secondo – ha precisato il leader della società russa, Roustam Tariko – ho pensato di spostare le fabbriche. Lavorero’ qui. E non ci sara’ nessun cambiamento rispetto alla storia e delle tradizioni della casa”.
Tariko ha una profonda consuetudine con i vini piemontesi: in Russia ha distribuito i prodotti della Martini & Rossi e di Cinzano.

Cin cin! Lo spumante non sente la crisi

La crisi non spegne la voglia di brindisi nel mondo dove addirittura aumenta del 26% il valore delle esportazioni di spumante italiano. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti della crisi nei consumi globali dalla quale si evidenzia peraltro che la domanda di bollicine Made in Italy è cresciuta di ben 10 volte in Cina, che nell’ultimo anno è diventata un importante mercato di sbocco, sulla base delle elaborazioni su dati Istat relativi al primo quadrimestre del 2011. La metà del valore delle esportazioni viene comunque realizzato – sottolinea la Coldiretti – nei Paesi dell’Ue dove l’aumento è stato contenuto al 10% mentre negli Stati Uniti c’è stato un balzo record del 50% per lo spumante italiano.

Si tratta – continua la Coldiretti – di ottime premesse per la vendemmia appena iniziata con la raccolta delle uve bianche del Franciacorta destinate alla produzione dell’omonimo spumante. La vendemmia 2011 per effetto dell’andamento climatico è anticipata in molte aree del Paese ma – precisa la Coldiretti – si prevede buona sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, anche se molto dipenderà dalle prossime settimane. Continua a leggere