Asta del barolo, 80 bottiglie vendute

Dodici produttori, venticinque lotti per un totale di ottanta bottiglie sono state battute all’Asta: ecco i numeri della XV edizione dell’Asta del Barolo.
L’Asta, organizzata dall’Accademia del Barolo, che riunisce dodici tra le più prestigiose aziende produttrici – Azelia, Cordero di Montezemolo, Damilano, Franco M. Martinetti, Luciano Sandrone, Michele Chiarlo, Paolo Scavino, Poderi Gianni Gagliardo, Poderi Luigi Einaudi, Pio Cesare, Prunotto e Vietti – si riconferma un appuntamento di grande interesse per gli appassionati di Barolo italiani e stranieri, grazie anche ai collegamenti da Hong Kong e Dubai.
asta barolo

Ottime le battute d’asta: per bottiglia di Barolo Monfortino Riserva 1988 di Giacomo Conterno con base a 600 euro sono stati spuntati  1.500 euro. Per tre bottiglie 1990 di Bartolo Mascarello partite da 600 euro, si è arrivati a  1.400 euro. Sul fronte della solidarietà le cifre più alte: a Magic for Children 3,000 euro per un lotto di 6 magnum. Alla  Collina degli Elfi di Govone (Cuneo) un altro lotto da 2.500 euro. In totale l’Accademia del Barolo ha incassato 28.630 mila euro.

“C’è stata una crescente affluenza di pubblico dall’estero per l’Asta, come testimonia la presenza di numerosi giornalisti della stampa americana ed europea, – racconta Gianni Gagliardo presidente dell’Accademia – confermandosi l’intrattenimento principale all’interno di un weekend all’insegna del Barolo, che prevede degustazioni, momenti conviviali e visite in cantina”. Ma non solo, perché l’Asta quest’anno è stata anche il set del nuovo film di Charlie Arturaola “The duel of Wine” che ha visto anche Luca Gardini e Adua Villa tra gli attori .
Una menzione particolare va ai due lotti istituzionali, che sono stati battuti per beneficenza.
Il primo lotto, costituito da sei magnum di Barolo di Cordero di Montezemolo, Damilano, Michele Chiarlo, Poderi Gianni Gagliardo, Paolo Scavino e Prunotto, è stato devoluto alla Collina degli Elfi di Govone (CN), mentre la Marco Berry Onlus – Magic for Children, si è aggiudicata il ricavato dell’ultimo lotto, costituito da sei magnum di Baroli delle aziende Azelia, Luciano Sandrone, Franco Martinetti, Pio Cesare, Vietti e Poderi Luigi Einaudi.
Il Barolo è stato oggetto non solo dell’Asta, ma anche di approfondimenti relativi al consumo di questo vino, come spiega Gianni Gagliardo: “Finalmente in Italia è stata superata l’idea che il Barolo è un vino da bere solo nelle grandi occasioni”.
Abbinamenti di altissimo livello sono stati proposti dai fratelli Alajmo, del ristorante Le Calandre, tre stelle Michelin di Sarmeola di Rubano (PD), che hanno curato il pranzo dell’Asta proponendo con il Barolo 2010 un Filetto Impanato, ma non cucinato con salsa di nocciole e gocce di Worcester, e un Risotto bianco con polvere di caffè e capperi di Pantelleria, per concludere con un Osso alle erbe e Coscia d’oca croccante con crema soffice di patate, semi, germogli e finocchi allo zenzero.
I dati economici della vendemmia 2010: il potenziale viticolo del Barolo è stato di 1.886 ettari e la produzione effettiva di 12.593.467 bottiglie.

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