Ora, non abbiamo la minima idea dei criteri di selezione di Ws. Sicuramente, come succede in casi di queste riviste specializzate di enorme successo, si tratta di fior di competenti. Certo che letta così lascia perplessi vista dall’Italia, che ha sempre solo considerato la Francia come eterno rivale qualitativo. Quindi si può reagire in due modi: o si dice “vabbè sono americani…” e si scivola via; oppure si comincia a pensare che il mondo del vino è diventato più grande anche dal punto di vista qualitativo. Anche perché pure l’anno scorso il podio era composto da due californiani (primo e terzo) e, udite udite, un australiano.
Quindi, dove si vuole andare a parare? Semplice: d’ora innanzi anche Avvinando si aprirà ai vini dei nuovi mondi cercando, soprattutto con la nostra rubrica “Bere bene al supermercato”, di segnalare bottiglie da Stati Uniti, Australia, Argentina, Sudafrica e chi più ne ha più ne metta. Poiché anche noi si parte da zero, saranno benvenute tutte le segnalazioni dei lettori, tramite la mail di Avvinando o tramite un semplice commento. Prosit!
La classifica integrale è disponibile sul sito di Wine Spectator previa iscrizione.