I mesi invernali, in Fvg, sono stati particolarmente aridi e hanno fatto registrare temperature inferiori alla norma. Nella prima decade di aprile, il sole e le temperature si sono mantenuti sotto la media stagionale. Questa situazione ha influito negativamente sulla regolare crescita dei germogli, soprattutto per le varieta’ precoci: Pinot grigio, Chardonnay, Pinot bianco e Pinot nero. Basse temperature e abbondanti precipitazioni verificatesi in fase di fioritura hanno determinato uno sviluppo irregolare sia del grappolo, sia della parte aerea della vite.
Anche la prima decade di giugno e’ stata caratterizzata da abbondanti precipitazioni, mentre dalla terza decade dello stesso mese le temperature si sono innalzate facendo registrare valori record per il periodo. L’eccezionale caldo ha determinato, soprattutto nelle zone collinari e in quelle non servite da impianti d’irrigazione, una situazione preoccupante: l’uva ha rallentato la maturazione, con conseguente perdita quantitativa (anche del 30%) e squilibri di vegetazione e di accumulo; in alcuni nuovi vigneti ed in zone critiche si sono verificate morie di piante per stress idrico.
Nelle realta’ irrigate la produzione e’ buona, con quantita’ uguali allo scorso anno per le varieta’ di Tocai friulano, Chardonnay, Cabernet franc e Cabernet sauvignon, risulta invece inferiore per Pinot grigio e Pinot nero. La vendemmia, per le uve base spumante, e’ iniziata il 20 agosto, mentre per le altre varieta’ a bacca bianca si è iniziato a fine mese. La resa uva/vino, nei vigneti irrigati, rientra nella norma, mentre e’ al di sotto nelle zone interessate dalla siccita’. Nei vigneti che non hanno risentito dell’eccessiva calura i dati analitici rilevano buone acidita’, sostenute da un equilibrato apporto zuccherino. Intorno al 20 settembre inizieranno i conferimenti delle varieta’ a bacca rossa (Merlot e Cabernet) per terminare a fine mese con quelle di Verduzzo, Refosco e Picolit.