Avvinando

Finalmente comincia Vinitaly 2013

Primi nel mondo per produzione di vino (40,8 milioni di ettolitri nel 2012) ma anche al top sui mercati esteri. Il vino made in Italy non cede terreno, ci pensa
l’export a tenere alto il fatturato del vigneto Italia.   Quasi 390mila imprese, 700 mila addetti, con l’indotto 1,2 milioni, oltre un milione di etichette. Nel 2012 il vino
italiano sui mercati del mondo ha messo a segno un +6,5% annuo, portando il fatturato dell’export a 4,7 miliardi di euro nonostante una contrazione dei volumi dell’8,8%. Sono i numeri di un comparto che macina risultati positivi nonostante la crisi, impensabili per altri settori industriali. I successi e le nuove sfide del ‘pianeta vino’ cui guarda con interesse anche il mondo bancario, verranno passati in rassegna alla 47/a  edizione di Vinitaly, da oggi alla Fiera di Verona fino al 10 aprile.

Vino ma anche food: insieme sono lo zoccolo duro dell’export made in Italy, +8% nel 2012, un volume di 25 miliardi di euro che fa dell’agroalimentare la prima voce dell’export nazionale e trova al Vinitaly la piattaforma mondiale di lancio. Una grande kermesse per oltre 4.200 aziende da piu’ di 20 Paesi su una superficie di 95 mila metri quadri dove si intrecciano business, promozione, contratti ma anche gusto e molto glamour che attirano 140.600 i visitatori, dei quali 48.600 da 116 Paesi.

Si produce meno vino e’ vero, ma si beve meglio, come conferma l’ultimo rapporto dell’Oiv che comunque registra una frenata del calo dei comuni. In Italia soprattutto si beve meno vino (sotto la soglia di 40 litri a testa), in linea con un carrello della spesa familiare sempre meno fornito ma sui mercati esteri il prodotto italiano vola: negli Usa (+6% in valore), Canada (+11%) ma anche Germania (+4% e Regno Unito (+5%). Ma si guarda anche agli immensi mercati asiatici: una delegazione della Cina sara’ presente al Vinitaly per spiegare le regole d’import e favorire l’approccio delle aziende italiche. Nel 2015 la Cina sara’ il primo consumatore mondiale, a Verona non mancheranno nemmeno i colossi cinesi del commercio on line.

Un appuntamento irrinunciabile per le aziende, una sfida al massimo dell’eccellenza, con uno spazio sempre maggiore alle nuove tecniche e al ‘bio’. Intanto impazzano le novita’, spinte dalla crisi dei consumi interni e la voglia di vincere ancora sui mercati esteri. La Coldiretti annuncia il primo ”spumante” con polvere d’oro, il vino invecchiato negli abissi marini e quello nei ghiacciai insieme al ritorno del vino dei Celti.
In mattinata taglio del nastro con Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea, Mario Catania, ministro delle Politiche agricole, alimentari, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto.

Lunedì 8 aprile Paolo De Castro, Presidente della Commissione agricola dell’Unione Europea, inaugurerà Sol&Agrifood, rassegna internazionale dell’agroalimentare di qualità per la promozione dell’eccellenza olivicola e agroalimentare sul mercato nazionale e internazionale (ore 10.00 presso l’Agorà del padiglione C). A seguire il Presidente della Commissione europea illustrerà, in conferenza stampa, la riforma della Pac e le novità sulla vitivinicoltura (ore 10.30, Sala Mascagni – Sala stampa Vinitaly, galleria tra i padiglioni 4 e 5).

Martedì 9 aprile, per l’iniziativa Eataly at Vinitaly, saranno invece Matteo Renzi, Sindaco di Firenze e Flavio Tosi, Sindaco di Verona i protagonisti dell’incontro su “Territori e saperi: esportare l’eccellenza italiana nel mondo” (ore 17.00 Centro congressi Europa – Auditorium Verdi). A sollecitare il dibattito tra i due primi cittadini, Angelo Gaja e Oscar Farinetti, fondatore di Eataly.
Tutte le info su come arrivare, biglietti e parcheggi su http://www.vinitaly.com.

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