Di fronte alla difficile situazione climatica – ha precisato a sua volta Gabriele Castelli di Fedagri Confcooperative – si è rivelato molto importante il lavoro fatto dai viticoltori e dalla cooperative che sono intervenuti a più riprese sui vigneti e sono riusciti a salvare la qualità del raccolto”. Le scorte di vino sono “minori dello scorso anno e si ipotizza che con meno vino in cantina i prezzi dovrebbero restare stabili o aumentare in alcune zone di produzione”.
In generale è tutta l’Unione europea che registra un importante calo nell’Unione europea: meno 9,9% rispetto all’anno precedente, fissandosi a 157,7 milioni di ettolitri. L’Italia, con 41 milioni di ettolitri si posiziona al secondo posto dopo la Francia (45 mln), incalzata dalla Spagna (40,8 mln). Più lontano ci sono Germania (9,4 mln), Portogallo (5,9 mln) e Romania (4 mln).