Avvinando

Bolè Novebolle, ecco il nuovo spumante romagnolo

Novebolle è la nuova denominazione nata all’interno del Consorzio Vini di Romagna e che ha dato vita al “Romagna Doc Bianco Spumante” e al “Romagna Doc Rosato Spumante”. Il primo rappresentante di Novebolle, nome che prende spunto dai nove colli della Romagna dove si produce vino ma anche dalla fama di zona spumantistica di cui godeva il territorio all’inizio del Novecento, si chiama Bolè.

E’ un vino nato grazie ad un’insolita sinergia tra due gruppi cooperativi, Caviro e Terre Cevico, che per la prima volta hanno unito le forze con l’intento di promuovere il loro territorio e la filiera con un investimento di 1,5 milioni di euro in cinque anni.

Si tratta di uno spumante fatto con il 95% di Trebbiano e il 5% di Famoso, vinificato secondo il metodo Martinotti con una rifermentazione lenta in autoclave ad una temperatura che va dai 15 ai 17 gradi per una durata di 30 giorni, e realizzato da 100 produttori selezionati dalle due cooperative. Nel 2018 ne sono state prodotte 45mila bottiglie, ma per il 2019 si punta ad arrivare a 100mila con un progetto di export nei prossimi sei mesi in Nord Europa, Russia, Canada e Stati Uniti.

Bolè si presenta con un colore giallo paglierino e un perlage fine e persistente. Al naso predominano profumi freschi che richiamano i fiori bianchi. Al palato l’abbiamo trovato molto fresco e leggero, con aromi floreali e fruttati, spiccano specialmente agrumi e mela verde, bella acidità. Leggera nota minerale sul finale. Una bollicina adatta soprattutto per un buon aperitivo o un pasto leggero con pesce o carne bianca.
Francesca Mortaro

Exit mobile version