Alcuni li ritengono vini troppo estremi, altri li trovano affascinanti e intriganti. Il mondo degli orange wine è sicuramente interessante da scoprire e conoscere. Data la nostra curiosità non potevamo tirarci indietro di fronte all’invito del Club Papillon ad una degustazione presso l’enoteca Cru a Milano. Alcuni vini ci hanno davvero sorpreso ed entusiasmato. Ecco il racconto dei nostri assaggi.
L’Archetipo produce i suoi vini attraverso un’agricoltura sinergica e si trova in Puglia. Abbiamo assaggiato la sua Verdeca in purezza. Il nome Sette Lune deriva dal fatto che questo vino fa circa sette mesi di macerazione sulle bucce. Affina per i successivi due anni in acciaio e viene agitato ogni 15 giorni circa. Il colore è giallo dorato. Al naso sembra un vino dolce perché presenta spiccate note di agrumi canditi, ma in bocca esprime una bella acidità e una lunga persistenza. Il contrasto tra olfatto e palato è stato interessante. Un vino che ci è piaciuto molto.
La Stoppa si trova in Val Trebbiola, provincia di Piacenza. Assaggiare il suo Ageno 2013 è stata un’esperienza incredibile. Si tratta di un vino composto da Malvasia di Candia, Ortrugo e Trebbiano. La macerazione sulle bucce dura 30 giorni e poi il vino affina per 12 mesi: 6 mesi in barrique e 6 in vasche d’acciaio. Il colore è aranciato, intensissimo. Al naso emergono note ossidate, di frutta candita e di mandorla. In bocca prevale il tè nero e il karkadè. E’ un vino dinamico, scalpitante, complesso e ben bilanciato. Ci ha sorpresi e deliziati.
Francesca Mortaro