Avvinando

Dunkel e Kretzer

Questa settimana abbiamo pensato di presentarvi un vitigno ed una regione che avranno, a nostro modo di vedere, sempre  più un largo riscontro ed una sempre più netta affermazione nel panorama enologico italiano. Il vitigno si chiama lagrein e la regione è l’Alto Adige. Le origini del vitigno lagrein non sono ancora del tutto certe. L’ipotesi più accreditata narra che la sua origine derivi dal paese lucano di Lagara dove si produceva un vino che… si chiamava Lagaritanos. Tale origine è davvero molto antica e risale addirittura ai tempi della Magna Grecia. Il lagrein inoltre sembrerebbe un lontano parente di vitigni quali il teroldego, il refosco ed il sirah. Le sue caratteristiche fanno si che questo vitigno possa crescere e prosperare solo ed unicamente in questa zona d’Italia. E’ un vitigno che fa dell’escursione termica tra la notte ed il giorno e del terroir due delle sue principali peculiarità. Le temperature calde del giorno (La conca di Bolzano è la zona più calda dell’Alto Adige ) , e la freschezza delle temperature notturne aiutano l’uva ad esprimere tutto il meglio di sé, infatti il lagrein è un vino che presenta una buona struttura, un buon corpo, ed una freschezza che sono il riassunto e la nota distintiva di questo vino. Il vitigno si presta inoltre ad essere vinificato con splendidi risultati anche in rosato (denominazione: Lagrein Kretzer). Ad una prima analisi il colore di questo vino è di un rosso rubino carico con tendenza a riflessi granati. Al naso scopriremo un vino che si apre con note fruttate dolci e concentrate, con profumi morbidi e speziati che ricordano il chiodo di garofano ed il pepe. In bocca potremo gustare un frutto maturo e pieno con una buona e gradevole acidità . La cantina, produttrice di lagrein che vi consigliamo di assaggiare è Gummerhof-Malojer, produttrice di due versioni di questo vino davvero interessanti , un vino base, il Lagrein classico ed uno più strutturato e complesso: il Lagrein Riserva, di cui parleremo nei prossimi giorni.

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