Vinitaly 2024: i 10 migliori assaggi di Avvinando

Ci sono state tante occasioni di assaggi come sempre in questa edizione di Vinitaly 2024 e questi sono quelli che ci sono piaciuti di più. L’ordine non è di importanza ma casuale.

Le Tese 2021 di Romanelli è un vino umbro che ci ha davvero sorpreso. Da uve trebbiano spoletino è caratterizzato da una lunga macerazione sulle bucce. A naso è molto complesso e in bocca entra con eleganza e regala una buona persistenza.

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Pasqua 2024, ecco i vini consigliati da Avvinando.

Pasqua è alle porte con le tradizionali tavolate della domenica e la gita fuori porta del lunedì di Pasquetta. Noi di Avvinando come sempre cerchiamo di tenervi compagnia con una buona bottiglia da accompagnare ai pasti. Ecco dunque qualche consiglio, rigorosamente testato, con la solita premessa: non è una classifica e mancherà, gioco forza, qualche territorio, motivo in più per segnalarci eventuali vostri vini del cuore nei commenti.

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Castello di Grumello, i vini della Bergamasca che non ti aspetti

Una visita al Castello di Grumello regala nuove prospettive per la Bergamasca e la Valcalepio. Nuove prospettive perché non è esattamente un’area in cui la campagna vinicola sia preponderante, anzi. Qui il tessuto industriale lombardo affonda le sue radici in tante storie di successo. Ma la nuova proprietà della Tenuta crede in queste colline e in questi vigneti, alcuni senz’altro da considerare storici e sta investendo in tecnologie e conoscenze. Il risultato sono una serie di vini molto interessanti, tra cui anche un piwi che ci ha molto colpito. Ecco il risultato della degustazione.

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Joseph Perrier a Modena Champagne experience

Uno stile che andrà sempre di più verso la precisione e l’eleganza quello della Maison francese Joseph Perrier che si appresta a tagliare nel 2025 i 200 anni di storia, guidata oggi da Benjamin Fourmon sesta generazione della famiglia. In occasione del Modena Champagne Experience abbiamo avuto la possibilità di partecipare alla masterclass tenuta dalla chef de cave (dal 2017) Nathalie Laplaige. Proposte le Cuvée Royale più emblematiche della Maison, ma anche la linea Parcellaire con un 100% Pinot Nero, proveniente da La Cote a Bras e per finire Lo Champagne Cuvée “Josephine” prodotto solo nelle annate migliori, dall’assemblaggio di Chardonnay e Pinot Noir, lasciato riposare per almeno 8 anni.

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Piccola guida personale alla Franciacorta: sorprese e scoperte nel regno delle bollicine – parte prima

Diciamolo, Franciacorta è un bel nome. Ha una sorta di musicalità perfetta per un vino di così grande aplomb. Qualcuno potrebbe pensare a una brillante trovata di marketing, in realtà parliamo di una denominazione antica. Negli statuti del comune di Brescia compare per la prima volta già nel 1277 a identificare un’area compresa appena a sud del lago d’Iseo tra il fiume Oglio e il Mella. Qui erano disseminate alcune corti monastiche esentate dalle tasse, le franchae curtes, le corti franche, da cui pare derivi il nome Franciacorta. Continua a leggere