Nell’ultimo nostro articolo abbiamo parlato di un vino rosso siciliano, riprendiamo la nostra consueta rubrica (colgo l’occasione per scusarmi di questa lunga pausa),…..raccontandovi ancora di vino siciliano ma in questo caso di vini bianchi. Abbiamo avuto infatti la possibilità di degustare la serie di vini a base di uva grillo della cantina Rallo di Marsala (TP). Nello specifico i nostri assaggi li abbiamo fatti con il Grillo annata 2009, con il Gruali del 2008 per finire con l’Aquamadre 2007. Iniziamo facendo una premessa: l’uva grillo è una uva davvero molto particolare in quanto unisce spesso due caratteristiche molto diverse tra loro; salato e dolce. la sensazione “salata” che sarebbe meglio chiamare sapida è data dall’aria marina ricca di iodio che penetra nel terreno e quindi nell’uva stessa. La sensazione “dolce” è data dall’elevata concentrazione zuccherina dell’uva stessa. Fatta questa doverosa premessa, andiamo a parlare nello specifico dei vini in questione. Iniziamo dal primo, il “grillo” annata 2009 che si presenta di un giallo paglierino scarico con degli ottimi profumi agrumati di pompelmo in particolare. Al palato si riconosce la vena sapida di cui parlavamo prima in maniera inequivocabile che lo rende molto piacevole e beverino e perfetto compagno di questa estate calda. Passiamo al “Gruali” 2008, vino che rispetto al primo presenta una complessità olfattiva e degustativa maggiore data dall’affinamento in piccole botti di rovere. Anche in questo si riconoscono i sentori tipici di frutta agrumata anche se un pò smorzati dal legno e anche la sapidità non è cosi evidente come nel primo vino. In compenso una maggiore rotondità ed una complessità evidente lo rendono ideale compagno a tavola con una buona cucina di pesce. Il vino “Aquamadre 2007″ che è il terzo prodotto, si discosta non poco dagli altri due, essendo ottenuto da una vendemmia tardiva. Il colore stesso del vino che si presenta di un bel giallo dorato carico sta a testimoniare quanto sopra. Al palato si presenta di estrema finezza ed eleganza di ottima persistenza con un finale lunghissimo. Anche in questo si riconoscono gli inconfondibili sentori di agrume supportati da sentori di frutta tropicale. In questo caso risulta molto più evidente il contrasto dolce-salato rendendo questo vino molto accattivante. Infine un cenno anche al “bicchiere della staffa” che abbiamo fatto con il “Soleras riserva”, vino ottenuto da una selezione di uve grillo,cataratto ed inzolia ed affinato in barrique per oltre vent’anni. Non poteva esserci più degna conclusione alla nostra serata, questo vino rapresenta la sublimazione del vitigno grillo in tutti i suoi molteplici aspetti.