Sicilia en Primeur 2022. Tra Noto e Vittoria alla scoperta di una Sicilia “alternativa” che cresce

Sicilia en Primeur 2022 ci ha restituito una sensazione di crescita generalizzata del vino siciliano. La kermesse internazionale di Assovini Sicilia per scoprire le nuove annate del vino dell’isola è però molto di più una semplice anteprima. È innanzitutto un’immersione nei territori e nelle meraviglie siciliane. In passato avevamo già battuto diverse zone, quest’anno abbiamo cercato così di approfondirne una che non avevamo ancora visitato, enologicamente parlando, quella sud-orientale, approssimativamente tra Noto e Vittoria. Nelle terre di elezione, tra le altre cose, dei rossi autoctoni nero d’Avola e frappato. Continua a leggere



Sicilia en Primeur 2022, non solo anteprime. Sorprese e conferme dall’isola-continente

Sicilia en primeur è la manifestazione internazionale per conoscere le nuove annate del vino siciliano di Assovini Sicilia, associazione di vitivinicoltori nata per promuovere il vino siciliano di qualità nel mondo. È però molto di più di una semplice presentazione delle anteprime, è un’occasione speciale per dare uno sguardo d’insieme all’isola e alla sua ricchezza paesaggistica, storica ed umana. Continua a leggere



Quattro bottiglie di bollicine e cinque vini bianchi che ci hanno colpito degustati durante il lockdown

I mesi che abbiamo trascorso sono stati strani e drammatici. Ne abbiamo a lungo parlato su Avvinando, cercando di raccontarvi le iniziative del mondo del vino per reagire all’emergenza. Durante il lockdown abbiamo avuto in certi casi maggior tempo a disposizione, anche da dedicare alle nostre passioni. In quelle settimane di distanziamento noi di Avvinando abbiamo avuto la possibilità di partecipare a varie degustazioni virtuali. Ci siamo così sentiti più vicini ad altri appassionati e al contempo abbiamo assaggiato un po’ di bottiglie che ci hanno colpito positivamente e che vi proponiamo.
Partiamo subito dalle bollicine. Continua a leggere



Valle dell’Acate, modernità e tradizione del vino siciliano.

Nella splendida cornice di Palazzo Serbelloni a Milano, abbiamo assaggiato le ultime annate dei vini di Valle dell’Acate, realtà tra le più dinamiche del ragusano, che esprime proprio questo territorio attraverso vini ottenuti da uve autoctone e tradizionali, ma non solo, in un’ottica moderna che li rende molto versatili e apprezzabili. Continua a leggere



Pranzi e cenoni delle feste: qualche consiglio per il vino

Tra i compiti più complicati per un blogger italiano del vino c’è quello sicuramente di indicare i vini ideali e perfetti per i pranzi e i cenoni delle feste, non per mancanza di idee o spunti quanto per la cultura e le tradizioni italiche che variano da regione a regione se non addirittura da provincia a provincia (per intenderci, fossimo in america dove la quasi totalità dei suoi abitanti festeggia Natale1mangiando il tacchino arrosto accompagnato da verdure e salsa di mirtilli il compito sarebbe presto fatto indicando magari in uno chardonnay californiano il vino ideale). In Italia invece, come dicevamo prima. c’è chi festeggia con pietanze prevalentemente a base di pesce (soprattutto al sud),e  c’è chi invece celebra le feste con arrosti o brasati, nel mezzo mille e mille variabili che rendono davvero arduo il lavoro al povero blogger. Fatta questa doverosa premessa, proveremo comunque a darvi qualche suggerimento per i vostri abbinamenti pescando tra i piatti più classici della tradizione italiana. Continua a leggere



Sicilia en primeur 2014: raffinatezza e territorio

Sicilia en primeur 2014

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Sicilia en primeur 2014
è un grande evento di presentazione alla stampa internazionale e nazionale dell’annata dei vini siciliani con degustazione alla cieca e non di (quasi) tutti i vini dei produttori appartenenti ad Assovini Sicilia che cura la manifestazione. Noi di Avvinando abbiamo la fortuna di partecipare da diversi anni a Sicilia en primeur e quest’anno complice il fatto di aver assaggiato davvero una quantità notevole di bottiglie è giunto il momento di fare un bilancio di come secondo noi si è evoluta la viticoltura isolana. Partendo da un dato quasi più antropologico che storico: qui l’uva ha accompagnato l’uomo fin dalla notte dei tempi. Persino sulle Eolie, location della kermesse di quest’anno al Therasia Resort di Vulcano, che anzi furono per certi versi un crocevia importantissimo della diffusione del vino, come ha raccontato il professor Attilio Scienza portando ad esempio la presenza nello straordinario museo archeologico di Lipari di una anfora di Chios, uno dei vini più rinomati dell’antichità. Ebbene, presi nel suo insieme, oggi possiamo dire che i vini della Sicilia si sono lasciati alle spalle definitivamente la nomea non sempre positiva di vini “forti” per lasciare il campo a una ricerca di grande raffinatezza, tradotta però in sicilianità, che vuol dire territori particolari che regalano vini altrettanto unici. Vediamo quali ci sono piaciuti di più quest’anno.

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Donnafugata Sur Sur 2012: un signor vino

20130405-134146.jpg Ci sono tanti modi per interpretare un vitigno e fare un vino. Donnafugata per il suo Sur Sur, un Grillo in purezza, ha scelto la strada della personalità, della distinzione. Sur Sur, che Tgcom24 ha potuto provare in anteprima, è un grillo diverso da tutti gli altri, che offre spigolature dove solitamente si trovano rotondità, con note balsamiche evidenti dove la concorrenza tende ad esaltare il frutto, magari finendo per fare un prodotto un po’ piacione.

Il 2012 è la prima annata ad uscire sul mercato. Viene prodotto nell’entroterra collinare tra Marsala e Salemi – leggiamo dalla scheda tecnica – su un terreno franco argilloso limoso; il sistema di allevamento è a controspalliera con potatura a Guyot, lasciando da 6 a 10 gemme per pianta per una resa per ettaro tra i 70 e gli 80 quintali d’uva. Continua a leggere



Quando il Corvo fa bene al Grillo

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Estate a Lipari, come sempre in giro in cerca di vini della zona. Con esiti deludenti bisogna dire, fatta salva la rinomata Malvasia (e non tutta a dire il vero). Pochissimi i vini ben fatti tra quelli trovati nelle enoteche di Lipari e Canneto e tutti molto cari. Così un po’ intristiti ci buttiamo al supermercato Sisa della via principale della cittadina, in cerca di qualche “porto sicuro” e magari di una qualche proposta per questa rubrica BBS. E’ stato cosi che ci siamo ritrovati in mano due bottiglie ottime, di quelle che già da appena aperte ti fanno capire di essere in salvo. Si tratta del Grillo Irmàna di Corvo, (5,65€) oggetto di questo post e del Nero d’Avola Lamùri di Tasca d’Almerita che ci aveva già bene impressionato anche nella degustazione en primeur di quest’anno, ma che sarà oggetto di un prossimo articolo  su Avvinando.

Corvo è una cantina storica della Sicilia e porta orgogliosamente in etichetta la data di fondazione risalente al 1824, ben prima dell’unità d’Italia. Oggi appartiene al gruppo Illva di Saronno assieme ad altri due marchi storici che rischiavano di scomparire: Florio e Duca di Salaparuta.
Se questi sono i risultati, ben vengano i longobardi…. Irmàna è un bianco dalla beva davvero splendida a partire dal colore giallo paglierino con davvero i riflessi verdognoli. Profuma di mandorla e di fiori secchi in un insieme armonioso e delicato. Continua a leggere