Pranzi e cenoni delle feste: qualche consiglio per il vino

Tra i compiti più complicati per un blogger italiano del vino c’è quello sicuramente di indicare i vini ideali e perfetti per i pranzi e i cenoni delle feste, non per mancanza di idee o spunti quanto per la cultura e le tradizioni italiche che variano da regione a regione se non addirittura da provincia a provincia (per intenderci, fossimo in america dove la quasi totalità dei suoi abitanti festeggia Natale1mangiando il tacchino arrosto accompagnato da verdure e salsa di mirtilli il compito sarebbe presto fatto indicando magari in uno chardonnay californiano il vino ideale). In Italia invece, come dicevamo prima. c’è chi festeggia con pietanze prevalentemente a base di pesce (soprattutto al sud),e  c’è chi invece celebra le feste con arrosti o brasati, nel mezzo mille e mille variabili che rendono davvero arduo il lavoro al povero blogger. Fatta questa doverosa premessa, proveremo comunque a darvi qualche suggerimento per i vostri abbinamenti pescando tra i piatti più classici della tradizione italiana. Continua a leggere

Il Lacryma Crhisti “Don Vincenzo ” 2007 di Casa Setaro

Fino ad ora non avevamo ancora  parlato dei vini campani, vini di una regione  “enologicamente” abbastanza giovane che però ha dalla sua potenzialità enormi grazie a dei vitigni autoctoni davvero interessanti: tra le uve bianche infatti possiamo annoverare la falanghina, la coda di volpe ed il  greco e tra le uve a bacca rossa invece possiamo contare su piedirosso ed aglianico.  Uno dei vini sicuramente più interessanti da segnalare crediamo possa essere il lacryma christi, vino che nasce alle pendici del Vesuvio e che fà delle caratteristiche del terreno una delle sue principali peculiarità, e che possiamo bere nella versione bianco, rosso e rosato. In tutte e tre le versioni avremo a che fare appunto con un vino con caratteristiche molto minerali e calcaree figlie di un terreno, quello vulcanico, unico nel suo genere. Il prodotto in questione è frutto di uvaggi tutti comunque di stampo regionale; nella versione bianca lo troveremo assemblato con coda di volpe e falanghina, nella versione rossa di piedirosso e aglianico e nella versione rosata ancora con piedirosso. La segnalazione in merito al vino in  questione si chiama Casa Setaro ed è di Trecase (NA), i suoi terreni sono all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, alle pendici del vulcano. L’azienda presenta quattro tipologie di lacryma , una bianca, una rossa, una rosata ed…. Continua a leggere