Il primo è il Cra-Vit, Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano che proporrà in versione Brut e Dry il Prosecco ottenuto da uve di nuove selezioni (cloni) oggetto di studio e di Glera (il nuovo nome del vitigno Prosecco), coltivate nell¡¯azienda sperimentale dello stesso Cra-Vit.
Quattro i vini del Cra-Eno, Centro di ricerca per l’enologia di Asti prodotti secondo il protocollo base adottato ormai da diversi anni dalla Cantina Sperimentale: due bianchi – il Cortese e lo Chardonnay – prodotti con un limitato utilizzo di additivi e coadiuvanti enologici, e due rossi – il Syrah e il Barbera – ottenuti con la tecnica dell’estrazione differita degli antociani.
Il Cra-Vic, Unita’ di ricerca sulla viticoltura di Arezzo portera’ i vini ottenuti dalle sperimentazioni condotte in Toscana su nuove selezioni di Sangiovese – il vitigno con la maggiore diffusione in Italia e simbolo di grandi vini rappresentanti del Made in Italy enologico, quali il Brunello e il Chianti e con il Foglia Tonda, varieta’ toscana praticamente scomparsa prima che venisse recuperata e rivalorizzata dall’Unita’ di Ricerca di Arezzo.
E’ la Malvasia puntinata del Lazio il vitigno su cui ha lavorato il Cra-Enc, Unita’ di ricerca per le produzioni enologiche dell’Italia Centrale di Velletri, che mettera’ in degustazione il frutto della sperimentazione su questo vitigno autoctono – rappresentativo di una realtà significativa del territorio anche in funzione della sostenibilita’ ambientale della sua coltivazione.
Ci saranno poi il Primitivo, la Falanghina e il Moscato Giallo, prodotti dal Cra-Utv, Unita’ di ricerca per l’uva da tavola e la viticoltura in ambiente mediterraneo di Turi (BA) con uve recuperate nel Mezzogiorno d’Italia nell’ambito del progetto Vitivin-Valut, trasferite e coltivate nell’azienda sperimentale del Cra-Utv.