Per dare piu’ garanzie ai viticoltori che li impianteranno e, allo stesso tempo, promuovere e salvaguardare ulteriormente le tante varieta’ viticole tipiche dell’Emilia-Romagna. ”Si tratta di una nuova, significativa tappa nel percorso di qualificazione e sviluppo del nostro settore vitivinicolo, che consentira’ un’ulteriore valorizzazione dei vitigni caratteristici del nostro territorio – ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – l’Emilia-Romagna e’ oggi una realta’ di primissimo piano nel panorama vitivinicolo nazionale e internazionale. E’ un risultato raggiunto attraverso la crescita qualitativa nelle vigne e nelle cantine, lo sviluppo delle aggregazioni produttive e commerciali e, soprattutto, attraverso la valorizzazione dei territori del vino e dei vitigni tipici. E’ una strada che sta dando i suoi frutti e che occorre continuare a percorrere con determinazione”.
L’accordo e’ stato firmato tra il Centro di ricerche produzioni vegetali di Cesena (Crpv), il Centro attivita’ vivaistiche di Tebano-Faenza (Cav) e il Centro moltiplicatori italiani Viticoli Associati (Miva) .