Dal 1987 ad oggi non sono cambiate le scelte nella conduzione del vigneto e nelle tecniche di vinificazione: le rese in vigna si mantengono molto contenute, pari ad una bottiglia per pianta circa; resta la pratica dell’affinamento in vasca sulle fecce nobili, per l’85-90%, e un passaggio in barrique di rovere francese per la rimante parte.
Molto si è lavorato invece sul blend delle uve, partendo da studi sulle caratteristiche pedo-climatiche del cru: alla ricerca di una crescente complessità, è stato scelto di testare altre varietà bianche (Chardonnay, Sauvignon Blanc, Catarratto e Viogner), che hanno portato di anno in anno ad un rinnovamento del blend, pur mantenendo la dominante dell’Ansonica.
Oggi il Vigna di Gabri è un vino fine ed elegante, dal bouquet intenso e complesso, con cui l’obiettivo della longevità è stato raggiunto: un esempio di eccellenza è il Vigna di Gabri 1998, un vino ricco ed elegante in cui le note di pastafrolla si combinano perfettamente con una vena minerale ancora viva.