Avvinando

Ivan Vogric, dal Collio uno straordinario Cabernet Sauvignon

Che qui non siamo dei grandissimi esperti lo sapete tutti, facciamo il nostro meglio per raccontare con passione quello che “scopriamo” nella nostra vita di appassionati e nulla di più. Motivo per cui a volte capita di rischiare di scoprire l’acqua calda, o meglio il vino buono, quando tutti sanno che è eccellente tranne noi. Questo potrebbe essere uno dei casi in questione, anche se in giro per la Rete non è che si sia trovato granché, nemmeno sul sito del produttore, molto essenziale: ci piace!

Comunque rischiamo la figuraccia e andiamo avanti. Qualche giorno fa un gradito regalo di un amico: una bottiglia di vino di un produttore per me del tutto sconosciuto: Ivan Vogric, Collio, Friuli Venezia Giulia a pochi metri dal confine sloveno. Ha un sito internet con scarne notizie e quindi abbiamo scoperto poco più del fatto che fa un Friulano, un Sauvignon e un Cabernet Sauvignon 2009 oggetto del regalo.

Andiamo subito al sodo: è il miglior Cabernet bevuto quest’inverno. Punto. La segnalazione potrebbe finire qua.  Ma qualche cosa in più dobbiamo pur dirla: pochissime volte ci è capitato di bere un cabernet italiano con la straordinaria morbidezza al palato di questo Ivan Vodric 2009. Per trovare qualcosa di simile bisogna andare in Francia. Al naso ha un bouquet di frutti di bosco meraviglioso, con un sottofondo cioccolatoso (la scheda tecnica sul sito parla di caramello…) che intriga sempre più bicchiere dopo bicchiere.

Come dicevamo è la morbidezza che ci ha colpito, perché capita spesso che i vini morbidi siano anche fiacchi. Qui non c’è nulla tutto ciò. Siamo di fronte a un compagno di serata strepitosamente suadente ma – al tempo stesso – di grande personalità. Tra l’altro la persistenza è a livelli super e il retrogusto perfetto. A questo punto ci lanceremo anche a provare i bianchi.
Sergio Bolzoni @sergiobolzoni

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