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La prima segnalazione riguarda l’azienda agricola Sa Spinarba di Donori (CA), piccolissima azienda a conduzione familiare che produce poche bottiglie che cura una ad una come fossero dei figli, delle quattro tipologie concepite l’Ardile è sicuramente, a nostro avviso il prodotto più riuscito. Il vino è un IGT Isola dei Nuraghi ed è ottenuto da un uvaggio di tre vitigni autoctoni e semi sconosciuti ai più (Maristellu, Barbera sardo e Bovale) e nonostante il “generoso” grado alcolico (14 % vol.), riesce ad essere un vino molto piacevole da bere con una inusuale freschezza degustativa. Per sua natura e composizione è da bersi in accompagnamento a piatti corposi e saporiti come, ad esempio, cacciagione di pelo (cinghiale su tutti) e formaggi stagionati.
L’azienda produce oltre all’Ardile anche due vini bianchi; l’Aventos (un Isola dei Nuraghi ottenuto da un blend di uve Nasco e Vermentino) e l’Anderis un vermentino in purezza che esce come vementino di sardegna DOC. Completa e chiude la gamma l’Abbai, un vino da meditazione ottenuto da uve nasco in purezza che ben si sposa alla pasticceria secca o in alternativa con formaggi piccanti e cremosi.
Altra azienda che vi segnaliamo è Meloni vini di Selargius (CA), sicuramente più conosciuta e con altre potenzialità rispetto alla prima (qui la produzione totale supera i due milioni di bottiglie), ma che ha però di recente effettuato un restyling radicale sia dell’impostazione aziendale sia nel concepimento dei prodotti andando in una direzione più moderna e al passo con i tempi. A questo proposito tra i vini prodotti, vi consigliamo lo Jaccia, ottenuto da uve monica (altro vitigno autoctono che meriterebbe più fortuna e riconoscimenti), con aggiunte di piccole percentuali di bovale e carignano, dai sentori vinosi e delicati e dal gusto secco e armonico.
In chiusura vi indichiamo un ultimo nome: Mora e Memo di Serdiana (CA), cantina di recente costituzione ma che è imparentata con una cantina storica dell’isola che è Pala. La modernità qua si vede sia nell’idea enologica messa su tutti i prodotti dell’azienda (su tutti il Nau un cannonau davvero molto accattivante e piacevole che ribalta e stravolge, a nostro giudizio, il concetto classico di cannonau), sia nel packaging che l’azienda ha utilizzato per promuovere quanto creato, bottiglie ed etichette in stile moderno e di impatto.
Stefano Tamiglio