Avvinando

Aromi di Calabria nei vini dei Giraldi

girardiSpesso anche zone meno “famose” dal punto di vista enologico, come il territorio cosentino, sanno regalarci piacevolissime sorprese. Abbiamo provato i vini dell’agricola Giraldi, giovane realtà nel territorio di Rende, in provincia di Cosenza appunto, e non ci sono affatto dispiaciuti.

Partiamo dal rosato, il Donna Giuliana 2015, magliocco e greco nero rispettivamente al 60 e al 40 per cento, si presenta inizialmente con un naso sottratto e con una nota che ne denota già la bella freschezza per poi aprirsi a note dolci di lampone, fragoline, rose. In bocca è centrato, coerente con il naso, freschissimo e con una sapidità lunga che assieme alla morbidezza “fruttata” lo rende un vino piacevolissimo e di grande beva. Noi lo abbineremmo con carni bianche e, perché no, con una bella zuppa di pesce!

I Monaci 2015, rosso da magliocco in purezza, ci è piaciuto moltissimo: un vino che esprime fieramente tutto il territorio. Di colore rubino scuro con riflessi violacei, ha un naso abbastanza complesso con note fruttate di amarena, note balsamiche, mediterranee, quasi agrumate e una nota vinosa di marmellata d’uva ad anticiparne la giovinezza e l’esuberanza. In bocca è piacevolissimo, ricco di frutto, fresco e sapido. Sorprende la presenza del tipico tannino potente che da un lato quasi pizzica la lingua e si percepisce al naso, dall’altro è però vellutato e regala al vino una lunga persistenza equilibrandone la morbidezza e rendendolo piacevolissimo. Un vino con una bella vitalità che noi berremmo con salumi e formaggi calabresi e carne di maiale.

Il Don Onofrio 2014, rosso da uve magliocco con un 20 per cento di cabernet sauvignon, a differenza del precedente invecchia 6 mesi in barrique. Si presenta scuro e impenetrabile nel colore, il naso è complesso con note di frutti rossi maturi, spezie ben percepibili come vaniglia, pepe, chiodi di garofano, una nota erbacea e leggermente chinata. In bocca è rotondo, opulento, morbido ma dotato di sapidità, di freschezza e  di un tipico tannino tagliente, ancora un po’ verde, che gli permetterà una lunga e elegante vita! Noi lo vedremmo perfetto con selvaggina e grandi carni rosse!

Raffaele Cumani 
@RaffaeleCumani

Exit mobile version