Anche quest’anno è arrivato il Natale. E come sempre con le Festività ognuno di noi metterà in tavola, insieme ai propri cari, le proprie tradizioni culinarie ed i propri vini preferiti.
E così, come tutti gli anni su Avvinando, ecco i nostri consigli per bere bene. Si tratta di vini che abbiamo provato negli ultimi mesi, e che vi proponiamo. Lo ripetiamo sempre in questi casi, non è una classifica né abbiamo l’ambizione di coprire tutte le regioni ed i territori italiani e mondiali. Sono semplici consigli per i nostri lettori. Quest’anno abbiamo voluto raggruppare tutti i nostri consigli in un unico articolo quindi preparatevi perché tra bollicine, bianchi, rossi e vini da dessert ce n’è davvero per tutti i gusti!
Le bollicine per le Feste
Che siano metodo classico o charmat, non c’è festa che si rispetti che non preveda un brindisi con le bolle, a Natale e soprattutto a Capodanno!
Viaventi Prosecco Rosé Brut, Masottina
Partiamo dal prosecco. Eccone uno di sostanza, grazie alla spinta del pinot nero, da una cantina che ci piace sempre. Frutti di bosco e fiori, freschezza e sapidità per una bolla perfetta per l’aperitivo.
Nazzareno Pola Dirupo Valdobbiadene Rive di Santo Stefano, Andreola
Dell’azienda torneremo a parlare prossimamente in quanto abbiamo avuto modo di degustare l’intera gamma delle Rive (in Francia direbbero “cru” o giù di lì), per ora basti dire che qui siamo a livelli altissimi, con un naso che spazia dalla pesca alla mela cotogna al biscotto secco. In bocca entra potente ed elegante. Non chiamatelo prosecco: è un grande spumante extra dry.
Guia Millesimato Valdobbiadene Brut, FossMarai
Questo spumante brut si conferma ogni anno come un porto sicuro nel fin troppo variegato mondo di Valdobbiadene e dei suoi prosecchi. A naso evidenti note di pasticceria e di frutta candita. In bocca entra leggiadro e soave, perfetto per un brindisi o anche semplicemente per un aperitivo di classe.
Cuvée del Fondatore Valdobbiadene Prosecco Superiore Millesimato Brut, Ca’ di Rajo
Bolla che ha tutto quel che ci si aspetta dal prosecco. Equilibrio tra le note fruttate tipiche e una certa mineralità che lo rendono molto piacevole per un bell’aperitivo.
Metodo Classico Blanc de Blancs Millesimato 2019, Cà Rovere
Chardonnay in purezza dai Colli Berici. Bolla dritta con una bella piacevolezza di frutto. Agrumi, fiori d’acacia, lievito e miele. Sorso avvolgente, ma soprattutto freschissimo. Bolla di gran beva.
Champagne Pure Extra Brut, Pol Roger
Bolla fresca, slanciata, di gran beva dai sentori di lievito e agrumi. La bocca è delicata e al contempo super verticale. Perfetto per pesce e crostacei.
Nicolas Feuillatte Réserve Exclusive Brut x MIKA – Edizione limitata
Champagne frutto della collaborazione tra la maison francese con il famoso cantante. Pinot nero, meunier e chardonnay per una bolla “di peso”, fruttata (con chiare note di pera e albicocca), ricca e sapida. Noi, al di la dei brindisi dovuti, lo assaggeremmo con il salmone.
Champagne Brut Classic, Deutz
Come dice il nome è un grande classico, difficile aggiungere qualcosa in poche righe che non sia già stato scritto. Diciamo subito che è uno di quelli ancora “comprabili” e non è poco. A naso mela, pan brioche e leggermente agrumato. In bocca il perlage finissimo accarezza il palato come pochi. Elegante ed equilibrato: grand class!
Blanc de Blancs, Ruinart
Chardonnay dalla Côte des Blancs, dalla Montagne de Reims, dal Sézannais e dalla Vallée de la Vesle. Bolla rotonda e fresca, dalle note di agrumi, spezie, frutta gialla e floreali. Bella la confezione “Second Skin”, riciclabile, che conserva il vino alla giusta temperatura e lo protegge dalla luce.
I vini bianchi per le Feste
Partiamo come di consueto con i bianchi (con un rosato come bonus track…), con i consigli da sfruttare, generalizzando un po’, per le nostre tradizionali cene di pesce della Vigilia di Natale.
Chiamami quando piove Abruzzo Pecorino – Valori Bio 2022, Masciarelli.
Iniziamo dal centro Italia, dall’Abruzzo, con una cantina che ci piace sempre. Bel bianco di discreto corpo, cremoso, floreale e fruttato, dalla chiara impronta minerale al palato. Un bianco che va dritto al punto, ottimo con il pesce.
Collio Malvasia 2022, Tenuta Stella
Malvasia istriana di bella cremosità, con un bello spettro di note fruttate, anche tropicali, di vaniglia e frutta secca. Morbido, fresco e sapido per una bevuta di sostanza e piacere. Vino gastronomico, secondo noi ottimo con il baccalà.
“Il Bacco” 2020/2022, Fattoria Coroncino
Un verdicchio dei Castelli di Jesi che nell’annata 2022 si distingue per il naso ampio di ananas, mela gialla e pera matura. In bocca è fresco ed invita a un secondo bicchiere (quindi occhio al nuovo codice della strada). Lasciato in cantina come nel caso del 2020 acquista una profondità di beva e una sapidità che lo rendono un gran vino a tutto pasto.
Saint-Roman Blanc 2020, Alain Gras
Se la Borgogna sempre meno accessibile, ecco una bevuta spettacolare ad un prezzo ragionevolissimo. Chardonnay dalla Côte de Beaune, di spessore e complessità (frutti gialli, nocciola e fiori bianchi) con slancio minerale e grande avvolgenza. Grande assaggio!
Etna Bianco 2023, Benanti
Da una cantina che ha fatto la storia del vino siciliano, un bel bianco dalla grande personalità dritto, freschissimo e chiaramente “vulcanico”. Secondo noi al top con crostacei e frutti di mare.
Gewürztraminer 2023, Alois Lageder
Dal sud all’Alto Adige per un vino aromatico che piacerà anche a chi non ama questo vitigno. I profumi tipici ci sono tutti, dalla frutta matura alle spezie, ma delicatamente sussurrati. Minerale, succoso e secco per noi perfetto con formaggi e come aperitivo.
Gentil Alsace 2023, Hugel
Abbiamo spesso parlato dei vini di questa cantina francese da singolo vitigno. Questo è invece un blend delle uve alsaziane, quasi un’introduzione al territorio con riesling, pinot grigio, gewürztraminer, moscato, pinot bianco e sylvaner. Morbido e di grande freschezza, è un vino piacevolmente aromatico: spezie, rosa, frutta come mela e agrumi. Super versatile a tavola, dal pesce fino alla cucina etnica.
Alsace Grand Cru Marckrain Pinot Gris 2018, Bestheim
Quando in Francia si scomoda l’appellativo “Grand Cru” non si sbaglia sulla qualità ma spesso si piange col portafoglio. Non in questo caso: se siete in zona cercatelo in un supermercato ben fornito e per la modica cifra di 11 euro vi portate a casa una bottiglia dal rapporto qualità/prezzo imbattibile o quasi, anche se molto diverso dai pinot grigi nostrani. Qui domina la mineralità e la potenza e forse in un cru molto più famoso per il gewurtztraminer che per il pinot grigio non è nemmeno un caso. Da provare.
Riesling Kupp Saarburg 2018, Dr. Fischer
Sua maestà il riesling della Mosella, in Germania. Vino che abbiamo aspettato qualche anno e che ci ha ripagato generosamente. Cremoso, agrumato, con note che ricordano la frutta candita e la pasticceria, un certo corpo, una gran freschezza e un leggero accenno di idrocarburo. Bianco di gran complessità che risolverà molti problemi di abbinamento a tavola, dal pesce, alle carni bianche… Noi lo abbiamo provato con un tortino di zucca e gorgonzola!
Iphofer Kronsberg Silvaner Alte Reben 2023, Hans Wirsching
Semplicemente al momento il miglior Silvaner mai assaggiato, soprattutto a questo prezzo (12€). Purtroppo è tedesco ma d’altronde il vitigno è teutonico. Qui siamo in Franken (Franconia) quindi piuttosto a nord ma il naso è una esplosione di frutta tropicale, mentre la spalla acida rende ogni sorso un’emozione per il palato. Da provare assolutamente se si capita da quelle parti. Caratteristicamente inusuale la forma della bottiglia che dona un tocco in più.
Fonsè Irpinia Rosato 2023, Fonzone
Aglianico in rosato di bella delicatezza che mettiamo nella lista dei bianchi come “fuori quota”. Floreale e con note di frutta a bacca rossa e agrumi, fresco e sapido. Conferma di una cantina che ci regala sempre ottime sorprese. Pesce, carne bianca ma per noi al top con una bella pasta ripiena.
I vini rossi per le Feste
E dopo i bianchi è il momento dei rossi, che per tradizione accompagnano, generalizzando un po’, il pranzo di Natale ed i menu con le grandi preparazioni di carne.
Barbera Frizzante Colli Bolognesi, Tizzano
Partiamo dalla collina emiliana per un vino frizzante perfetto per la cucina delle feste, dai salumi, alle paste ripiene, alle carni. Una barbera tutto frutto e freschezza ma con un suo corpo, di grande bevibilità e piacevolezza.
Falconero Zero Lambrusco dell’Emilia, Terraquilia
Dal primo appennino modenese un grasparossa (con una piccola percentuale di malbo gentile) di grande classe. Frutta rossa, note speziate e balsamiche davvero intriganti che ne fanno un lambrusco centratissimo. Vino asciutto e secco di grande beva ed eleganza, perfetto con i salumi, le carni o le paste delle Feste.
Vigna Sacca del Prete Buttafuoco Storico 2016, Fiamberti
Intenso a naso con sentori di prugna, amarena, leggermente alcolico in bocca esprime l’eleganza senza tempo dei grandi Buttafuoco storici. Un grande vino rosso da abbinare a dei grandi piatti di carne. In questo caso più che mai occorre stappare la bottiglia un’oretta prima e lasciarla respirare nella stanza dove la si berrà.
Chianti Rufina Riserva Lastricato 2016 Castello del Trebbio
Dalla Toscana un assaggio fantastico! Carnoso, floreale, con punte balsamiche, agrumate, ematiche e speziate. Sangiovese in purezza asciutto e polposo insieme giocato come piace a noi tra goduria ed eleganza. Perfetto con una grande fiorentina!
Capitel Nicalò Valpolicella Superiore 2021, Tedeschi
Corvina, Corvinone, Rondinella e altre varietà tradizionali per un rosso di corpo medio ma di grande beva, fruttato, fresco e morbido. Grande assaggio super contemporaneo da tutto pasto da una cantina che ci piace sempre molto. Attenzione perché la bottiglia finisce subito…
Lena di Mezzo Valpolicella Ripasso Classico Superiore 2021, Monte del Fra
Restiamo in zona con un altro vino che ci ha molto impressionato. Corvina, corvinone e rondinella, gran ampiezza con note di frutta rossa matura e sotto spirito, spezie, un tocco verde, note scure di cola, fiori appassiti. Concentrato ma dalla bella leggerezza di sorso grazie alla bella freschezza. Ottimo il finale balsamico. Molto versatile, dalle carni, ai formaggi, alla cucina etnica.
Papale Primitivo di Manduria 2020, Varvaglione
“Comfort wine” dalla Puglia per quei momenti in cui c’è voglia di una calda carezza. Rotondo, morbido, con note di frutti di bosco, liquirizia, cioccolata eppure con una sorprendente freschezza che lo rende di facile beva. Ottimo anche da meditazione.
Bolgheri Superiore 2021, Argentiera
Torniamo in Toscana ma sulla costa per un rosso da cabernet sauvignon, merlot con una piccola percentuale di cabernet franc. Vino dal colore scuro. Frutti di bosco, amarena, erbe aromatiche e spezie. La complessità e l’avvolgenza sono bilanciati dalla freschezza e dalla trama tannica. Un vino importante da abbinare magari a piatti di cacciagione.
Barbaresco Vallegrande 2021, Ca’ del Baio
Gran vino, asciutto e al contempo piacevolmente avvolgente e caldo. Vino che è una bellissima espressione dell’eleganza del nebbiolo di Langa come piace a noi, con note floreali, di frutta e di sottobosco, succoso, dal tannino vellutato e frutto materico. Carni e arrosti.
Barolo Albe 2020, Vajra
Altro rosso importante che ha tutto quello che ci piace del nebbiolo delle Langhe, a partire dal buon rapporto qualità/prezzo. Un barolo contemporaneo e approcciabile, di struttura e complessità, tannino elegante e piacevolissime note di frutto rosso e spezie dolci.
Lusirà 2020, Baglio del Cristo di Campobello
Quando le conferme sono di questo livello è sempre un piacere darne conto. Chi ci segue da un po’ sa che questo è uno dei vini preferiti di Avvinando da molto tempo. Il 2020 è maturo al punto giusto: a naso è una esplosione di frutto e in bocca è carnoso e persistente. Un vero piacere per il palato.
Nobile di Montepulciano Riserva 2018, Talosa
Di Talosa e dei suoi vini quest’anno abbiamo già parlato ampiamente. Il Nobile Riserva 2018 è tutto quello che ci si aspetta da un grande vino di Montepulciano: ampiezza, struttura, profondità. Qui c’è tutto e anche di più. Con l’aggiunta che si acquista comodamente sul sito dell’azienda e con la garanzia che pur avendo un prezzo non da grande distribuzione rimane ben al di sotto della media di vini di questa qualità. E soprattutto vale ogni singolo euro che costa. Il che di questi tempi non è per nulla scontato.
I vini da dessert per le Feste
Panettoni, pandori, strufoli, cioccolato e chi più ne ha più ne metta. Il Natale è uno dei momenti in cui ci concediamo più strappi con i dolci. Ecco un po’ di bottiglie interessanti per concludere in bellezza il paste delle Festività!
Bubbola Vino Santo affumicato dell’Alta Valle del Tevere 2016, Famiglia Morganti
Una chicca dall’alta Valtiberina dove tradizionalmente l’appassimento dei grappoli veniva fatto in locali ricchi di fumo. E in effetti il vino è proprio dolce e concentrato ma con una nota affumicata che lo rende super approcciabile.
Recioto della Valpolicella Capitel Fontana 2019, Tedeschi.
Assaggio spettacolare da corvina, corvinone, rondinella e altre varietà tradizionali. Frutti di bosco con bellissime note mentolate qualcosa che ricorda il tabacco biondo. Vino dolce mai stucchevole e freschissimo di grande aiuto a tavola, dai dolci al cioccolato, ai panoni natalizi, ai formaggi.
Epokale 2016, Tramin
Grande gewürztraminer di eleganza e complessità stratoferici. Petali di rosa, fiori bianchi, un numero infinito di spezie , frutta esotica, agrumi, insomma le note aromatiche tipiche ci sono tutte e anche di più accompagnate da grande freschezza e sapidità. Dolci come lo strudel, formaggi ma anche grandi piatti salati con spezie.
Marsala Vintage 1980 Riserva Superiore, Francesco Intorcia.
Vino che ci stupisce ad ogni nuovo assaggio. Freschezza straordinaria, rotondità fantastica, rimandi di frutta secca, note saline. Vino secco, piacevolissimo e morbido, elegante e di gran struttura. Secondo noi perfetto con dolci secchi, formaggi, sapori di mare molto forti ma anche da solo all’aperitivo o per chiudere in bellezza i pasti e riassaggiare anche in giornate diverse.
Auguri di Buone Feste
Sergio e Raffaele