Avvinando

Cinque vini che ci hanno entusiasmato al Mercato dei Vini FIVI 2019 di Piacenza

Anche quest’anno siamo stati al Mercato dei Vini della FIVI, Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, a Piacenza. La manifestazione, giunta quest’anno alla sua nona edizione, ha visto 626 vignaioli partecipanti e circa 22.500 visitatori.

Ed eccoci, quasi in tempo reale, con cinque vini che ci hanno colpito particolarmente tra i molti assaggi di livello!

T Erbaluce di Caluso 2016 di Cieck. Vino bianco dall’omonima uva, siamo nel canavese, a nord di Torino. Si tratta di una vendemmia tardiva, con un bel naso floreale, note dolci e note che ci ricordano in qualche modo l’oliva verde. In bocca c’è tanta morbidezza e freschezza, con note soavi ma tanta materia e un finale sapido condito da piacevoli richiami di camomilla. Un gran bell’assaggio, per chi ama i bianchi non banali.

Pietraincatenata Cilento Fiano 2018 di Luigi Maffini. Siamo nel salernitano, unbianco dal colore pieno con belle note di frutta gialla e dolce. In bocca c’è un bellissimo equilibrio. Un vino rotondo, sapido e fresco, potente, minerale, che riflette il carattere mediterraneo del territorio. Bel vino per chi vuole certezze e ama i grandi bianchi.  

Verum Riviera Ligure di Ponente Pigato 2013 di Vis Amoris. Vino “vero” come indica il nome, da una cantina giovane ma che definiremmo già “l’università del pigato” dal momento che ogni anno ci mostra con sempre maggior convinzione le potenzialità di quest’uva declinata in ogni tipo di vinificazione nel suo territorio elettivo, la Riviera di Ponente ligure appunto. Meriterebbero una menzione tutti i vini, abbiamo scelto il Verum, bianco con una breve macerazione sulle bucce. Agrumi, zafferano, idrocarburi per un naso sontuoso. Freschezza, mineralità, grassezza, note di pasticceria e un finale lunghissimo marino. Un grande vino, cui gli anni stanno dando un respiro sempre più ampio.

Boca 2015 di Le Piane. Nebbiolo (con un 15% di vespolina) dal nord Piemonte, Boca, nel novarese per la precisione. Eleganza, corpo, freschezza, sapidità, frutto e tannino. Vino complesso con note fruttate, agrumate, balsamiche e minerali spettacolari. Un rosso importante dalle ottime potenzialità per chi volesse aspettarlo in cantina o semplicemente assaggiare grandi nebbioli provenienti da territori piemontesi meno noti.

Albesini Amarone della Valpolicella Classico 2011 di Villa Spinosa. Cantina che abbiamo citato spesso nei nostri assaggi en priemeur. Qua parliamo del prodotto di punta dell’azienda, da corvina, corvinone e una piccola percentuale di rondinella, un amarone scarico nel colore, “austero” e elegantissimo. Note scure, di frutti di bosco, speziate e di erbe aromatiche con una bocca freschissima e un tannino elegante. Un amarone “beverino” da provare non per forza come vino “da meditazione”.

Raffaele Cumani 
@raffaelecumani

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