Fiera Bolzano ha infatti deciso di rivedere una formula, per andare incontro alle nuove norme di sicurezza introdotte a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Ed è
così che, per due giorni, a Bolzano si riuniranno esperti degustatori appartenenti alla critica enologica italiana ed internazionale per valutare le numerose etichette che interpretano l’affascinante e composito universo dei vini autoctoni italiani, composto da vitigni diffusi lungo tutto lo stivale così come da varietà che hanno trovato dimora solo in piccoli e specifici areali. Dopo le selezioni di lunedì 19 ottobre, rigorosamente alla
cieca, martedì 20 i giurati degusteranno nuovamente i vini finalisti per assegnare gli Autochtona Award nelle storiche categorie che da sempre contraddistinguono questo premio: “Miglior Vino Bianco”, “Miglior Vino Rosato”, “Miglior Vino Rosso”, “Migliori Bollicine”, “Miglior Vino Dolce” ai quali si aggiungono le menzioni speciali tradizionalmente assegnate nell’ambito della manifestazione. Anche quest’anno, inoltre, torna Tasting Lagrein, il premio riservato ai vini prodotti con questo vitigno autoctono a bacca rossa – organizzato in collaborazione con il Consorzio Vini Alto Adige – che decreterà il vincitore per ciascuna delle tre versioni “Rosé”, “Classico” e “Riserva”.
I lavori della giuria, quest’anno, non si svolgeranno a porte chiuse: le telecamere e i canali social di Fiera Bolzano consentiranno di unire il fisico con il virtuale, entrando nelle sale di degustazione per trasmettere live alcuni momenti del lavoro dei degustatori, condividendo a fine giornata riflessioni e spunti sui vini e le tipologie
degustate. Anche la cerimonia di premiazione potrà essere seguita in modo digitale. “Sarà certamente un’edizione speciale” affermano i giornalisti Pierluigi Gorgoni e Alessandro Franceschini, rispettivamente coordinatore e segretario dell’Autochtona Award sin dalla sua nascita. “Sarà una ripartenza importante, dopo il difficile periodo che abbiamo vissuto, e sarà una dal vivo, all’interno di una manifestazione che negli anni è riuscita a diventare un importante avamposto di visibilità per tante piccole realtà che hanno il merito di custodire varietà autoctone, a volte sconosciute o che hanno rischiato l’estinzione. Anche quest’anno avremo il piacere e l’onore di coordinare un panel di giurati di grande esperienza, che lavorerà in modo professionale per cercare di far emergere le eccellenze autoctone del nostro Paese”.
Tutti i vini degustati dai giurati, infine, animeranno nei due giorni di fiera quello che sarà il più grande banco di assaggio d’Italia dedicato ai vini da vitigni autoctoni. Si troverà nei padiglioni di Fiera Bolzano, all’interno di uno spazio studiato e organizzato in sicurezza e gestito esclusivamente da personale di servizio, senza la presenza fisica dei produttori, all’interno del quale si accederà solo dopo essersi registrati online in
modo da mantenere un preciso controllo degli ingressi. “Siamo orgogliosi di aver costruito, anno dopo anno, con pazienza e passione, una manifestazione diventata un
punto di riferimento per tutti coloro che intendono approfondire la conoscenza dei vini da vitigni autoctoni presenti in Italia” afferma Thomas Mur, Direttore di Fiera Bolzano. “Il nuovo format della manifestazione ci consentirà di valorizzare il patrimonio di conoscenza che abbiamo sin qui coltivato con cura, nel rispetto degli accorgimenti che
si sono resi necessari per contrastare il diffondersi della pandemia da Covid-19”.
Sia Hotel che Autochtona, quindi, si svolgeranno regolarmente nei padiglioni di Fiera Bolzano e si differenzieranno dalle edizioni precedenti per le misure di sicurezza che verranno prese per tutelare la salute degli espositori e dei visitatori. “In collaborazione con le autorità locali – spiega il direttore di Fiera Bolzano – è stato redatto un protocollo di sicurezza che garantirà una permanenza sicura nel quartiere fieristico. Siamo certi
che anche quest’anno Autochtona, grazie alle novità di un’edizione certamente speciale, saprà coinvolgere i tanti vignaioli che coltivano varietà autoctone, all’interno di una kermesse a loro dedicata che rappresenterà una vera e propria ripartenza per il vino italiano”.