Tra i vini che quotidianamente si trovano sulle tavole di molti italiani (specialmente del centro-nord), c’è ne uno che sta vivendo una rinascita o se preferite una seconda giovinezza. Il vino in questione è il Gutturnio , vino che viene prodotto sulle colline della provincia di Piacenza ( Val d’Arda, Val Nure, Val Tidone e parte della Val Trebbia), e che viene ottenuto con un assemblaggio di uve Barbera e Croatina (in loco detta anche Bonarda). E’ un vino molto versatile che si presta anche ad un lungo invecchiamento. Le tipologie, infatti, in cui esso viene presentato vanno dal tipo frizzante a quello Superiore o Riserva che prevede un invecchiamento di almeno 24 mesi di cui 3 in recipienti di legno. Il tipo frizzante è un vino da tutto pasto e che ha la caratteristica che può essere consumato sia ad una temperatura di cantina (od anche un poco più fresca) sia a temperatura ambiente, ottimo in accompagnamento sia ai tipici salumi locali (coppa e pancetta), sia con il tipico gnocco fritto. Il gutturnio riserva si presenta più strutturato ed impegnativo rispetto al primo, il passaggio nelle botti di legno conferisce a questo prodotto una struttura molto più complessa, dove il tannino rispetto alla tipologia frizzante è molto più morbido ed avvolgente. L’abbinamento ideale per questa tipologia è da ricercare con carni rosse a lunga cottura ( bolliti ed arrosti). Può essere consumato anche a distanza di svariati anni migliorando nel tempo.
La segnalazione in merito a questo vitigno, è come è nostro uso e consuetudine, rivolta ad una piccola cantina, gestita da una giovanissima ed entusiasta produttrice che fa della ricerca della qualità una missione curando con passione ogni piccolo particolare. Continua a leggere