Alla riscoperta di vitigni dimenticati: Il Timorasso

Questa settimana abbiamo deciso di parlare di un vitigno sconosciuto ai più ma che a nostro giudizio merita moltissima attenzione. Quando si parla di Piemonte, la mente va subito con il pensiero al nebbiolo, alla barbera ed a tutti quei grandi vini rossi classici di questa zona. Invece noi oggi vi parleremo di un vitigno a bacca bianca , il Timorasso. E’ un vino che ha la sua origine e massima diffusione nelle colline Tortonesi ma la sua presenza la si trova anche in Liguria, Emilia e Lombardia (oltrepò). Negli ultimi anni dell’800, prima dell’avvento dell’epidemia di filossera che devasto gran parte dei vigneti di tutta europa, veniva segnalato come uva più coltivata della zona, ancor più del più conosciuto e diffuso vitigno cortese. Negli anni successivi, non si sa per quale motivo, cadde nel dimenticatoio e nessuno se ne interessò più. La sua riscoperta è storia recente e risale solo agli ultimi 20 anni quando un gruppo di vignaioli locali si decise nuovamente a vinificarlo in purezza ottenendo degli ottimi risultati. Il vino prodotto con questa uva si presenta di un bel giallo paglierino carico, in alcuni casi molto intenso ed ha un sapore asciutto ma deciso ed armonico. La disciplinare (regolamento di produzione di ogni singolo vino DOC o DOCG), che ne regola la sua produzione prevede un periodo di invecchiamento obbligatorio di 13 mesi e questo lo rende un vino molto longevo e propenso anche all’invecchiamento. Può essere considerato un vino molto versatile che può essere servito sia come aperitivo sia in abbinamento a piatti più o meno strutturati e complessi. Nei prossimi giorni vi presenteremo la scheda tecnica di un vino prodotto con questa uva, parleremo del Colli Tortonesi DOC Timorasso “Ombra di Luna” prodotto dalla azienda agricola Cascina Salicetti di Montegioco (AL).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *