8 marzo: Donne e vino. Intervista a Gaia Bucciarelli di Santa Giustina (PC)

Abbiamo pensato di festeggiare la ricorrenza dell’otto marzo alla nostra maniera…parlando si di donne ma anche di vino. Abbiamo intervistato sul tema donne vino una giovane (poco più che trentenne!), ma agguerrita produttrice, Gaia Bucciarelli , titolare dell’azienda agricola Santa Giustina di Pianello Valtidone (PC). L’azienda produce con eccellenti risultati, i vini tipici della zona (gutturnio fermo e vivace, ortrugo, bonarda, malvasia oltre ad un riuscitissimo blend di uve bianche, l’Anricus e ad una selezione di vini rossi superiori). L’intervista si svolge all’interno della splendida tenuta di Santa Giustina.

Negli ultimi anni la presenza delle donne  nel mondo del vino e’  aumentata in modo notevole, cosa ne pensi?

Penso che ci sia sempre stata una forte presenza femminile nel vino, soprattutto nella produzione, solo che adesso le donne hanno preso in mano la conduzione delle aziende, cosa che fino a qualche anno fa non era nemmeno pensabile.

Pensi che le donne abbiano piu’ difficolta’ ad imporsi in questo settore, da sempre ad appannaggio del mondo maschile, oppure no? Pensi che ci siano delle discriminazioni?

Non credo nelle discriminazioni in generale né alle difficoltà delle donne nel nostro settore. Per le donne è forse più difficile farsi rispettare al comando di un’azienda, ma al contempo ci risulta molto più facile la vendita ed il rapporto con i clienti.

Quale ruolo svolgi nella tua azienda azienda? Di quali mansioni ti occupi?

Mi occupo della direzione, anche se sotto l’occhio vigile e attento di mio padre, ma soprattutto mi occupo della sezione commerciale, a partire dalla scelta degli uvaggi e delle caratteristiche dei vini prodotti, fino alle etichette, fino alla soddisfazione del cliente finale.

In che modo, secondo te, l’apporto di una donna puo’ incidere  nelle scelte di produzione di un vino, nella scelta del suo packaging e della sua immagine?

Riguardo alla produzione, secondo me l’unica cosa veramente importante è seguire il proprio gusto ed il proprio intuito. Tutt’altra storia riguardo a packaging e immagine, le donne sono più sensibili all’estetica gentile, quella che colpisce ma non abbaglia. Attenzione però a non darci troppa corda, io stessa ho fatto un’etichetta rosa…

Pensi che in futuro aumenterà I’ll numero delle donne nel settore vitivinicolo? Ed in che cosa pensi una donna possa essere piu’ brava di un uomo?

Sicuramente il numero delle donne nel settore è destinato ad aumentare, siamo più pazienti e ancora legate alla terra ed alla natura, mentre gli uomini cercano un po’ di scapparne. Allo stesso tempo non credo che ci siamo veramente ambiti in cui una donna possa davvero essere migliore di un uomo, quello che ci differenzia realmente è  la determinazione e la capacità di intuire i bisogni degli altri, qualità che abbiamo sviluppato in secoli passati a prenderci cura dei nostri uomini e dei nostri figli.

In conclusione, oggi è l’otto marzo, come festeggerai?

Che domande?? Stappando una bella bottiglia di ortrugo vivace….!!!!!

Peccato, l’intervista è finita, la travolgente simpatia di Gaia (davvero un bel personaggio), ci ha contagiato e torniamo a casa di ottimo umore con la consapevolezza che donne e vino saranno sempre più un binomio inscindibile.

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