Cantine Aperte flagellate dal maltempo, ma gli enoentusiasti non tradiscono

Degustazioni, musica, arte e winebus. Ma anche pioggia e freddo: la 21^ edizione dell’evento di riferimento del Movimento Turismo del Vino, Cantine Aperte, chiude con 800mila visitatori, malgrado il maltempo abbia compromesso l’affluenza di enoappassionati in diverse aree del Paese. “Eravamo preoccupati – ha detto la presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino, Daniela Mastroberardino – perché mai come quest’anno le condizioni meteo potevano rappresentare un fattore di rinuncia importante. Ma la passione degli italiani per il vino e l’attivismo delle organizzazioni locali hanno salvato un evento unico, che per dimensioni rappresenta quasi il doppio dell’affluenza rispetto a un intero turno di campionato di serie A di calcio”. Continua a leggere



Il viaggio decennale di Sicilia en primeur

Sicilia en primeur, la manifestazione organizzata da Assovini Sicilia è giunta quest’anno alla decima edizione. Occasione quindi per fare un po’ il punto. Tgcom24 ha la fortuna di parteciparvi da molti anni e ogni volta è stato possibile incontrare aziende diverse e degustare vini talvolta nuovi, talvolta presenti sul mercato da decenni. Non per piaggeria, ma il lavoro fatto da questa associazione di produttori di vino è stato negli anni davvero di prim’ordine. Sicuramente un successo è stato l’arrivo alla Doc Sicilia che garantirà riconoscibilità del vino siciliano (e protezione dai taroccamenti, visto che ogni bottiglia è tracciabile dal consumatore) sui mercati internazionali, dove si gioca la vera partita del business enologico dei prossimi decenni. In questo senso ha ragione da vendere, pur con tutte le preoccupazioni legate alla contingenza economica, il presidente di Asssovini Sicilia Antonio Rallo a rivendicare a Sicilia en primeur il ruolo di volano “nel proiettare fuori dai confini dell’isola l’orgoglio del nome Sicilia. Dieci anni che hanno visto crescere in maniera esponenziale l’immagine dei vini siciliani nel mondo”.

Già ma come sono cambiati, se sono cambiati, in questi ultimi dieci anni i vini siciliani? La risposta non può essere univoca. Un po’ perché più o meno ogni provincia è un mondo enologico a parte (i produttori amano dire che per il vino la Sicilia è un continente, più che un’isola), un po’ perché ci sono cantine da diversi milioni di bottiglie accanto ad alcune da poche decine di migliaia. Continua a leggere