Verdicchio Balciana di Sartarelli, un grande bianco italiano

vino1Pur essendo un vitigno estremamente duttile, fin dagli anni Sessanta si è spesso affermata l’idea che il verdicchio fosse adatto a produrre esclusivamente vini freschi e semplici e non in grado di competere coi grandi bianchi tradizionali.

Fortunatamente oggi questa idea è stata quasi totalmente soppiantata, anche grazie al lavoro di molti produttori che hanno saputo raccontare il vitigno e il territorio marchigiano producendo bianchi di ottima qualità e struttura con buone potenzialità evolutive.

Una delle aziende simbolo di questo lavoro è Sartarelli che vinifica infatti il verdicchio declinandolo in tutte le sue versioni, anche quella spumantizzata o passita, dimostrando la versatilità e la duttilità di quest’uva.

Abbiamo provato il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Balciana 2011, vino manifesto del lavoro dell’azienda e apripista del nuovo corso del vitigno marchigiano.

Appena versato il vino si presenta subito con un bellissimo e invitante aspetto, un giallo dorato brillante e vivo e una bella consistenza. Il naso, inizialmente un po’ chiuso, si esprime poi in tutta la sua un’ampiezza e complessità con profumi floreali, di frutta candita, con una nota agrumata, una nota dolce e vanigliata e sentori che rimandano alla liquirizia e alla mandorla.

Un naso ampio e vellutato, accogliente, che trova corrispondenza in una bocca coerente, di grande impatto e intensità. La raccolta tardiva delle uve e la bassa produzione per ettaro ci regalano una sensazione iniziale di grande morbidezza, riscaldata da una nota alcolica ben presente, il tutto è però sostenuto da una freschezza pronunciata e una grande sapidità che gli danno slancio ed equilibrio. È un vino di buona struttura, con un finale lunghissimo, minerale, quasi salato.

Siamo di fronte a un grande bianco, raffinato, suadente e di grande piacevolezza che dimostra il potenziale e la complessità di quest’uva. Lo consigliamo in abbinamento a pesci grassi, carni bianche e formaggi di media stagionatura.

Un piccolo suggerimento più facile a dirsi che a farsi: prima di bere il secondo bicchiere dategli qualche minuto per lasciare che esprima al massimo la sua aromaticità… ne varrà la pena!

 

Raffaele Cumani

@RaffaeleCumani

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