È raro avere l’opportunità di prendere parte a degustazioni verticali di un vino che abbraccino un periodo ampio di quasi 40 anni. Noi l’abbiamo fatto all’eccezionale degustazione delle annate storiche di Montesodi del Castello di Nipozzano guidati dal Marchese Lamberto Frescobaldi che oltre a raccontarci i vini, ci ha suggerito con simpatia e un tocco personale come ogni annata sia legata ad un momento particolare del proprio vissuto. Non faremo anche noi questo splendido esercizio di memoria che aiuta a legare un vino alla propria anima ma ci concentreremo soprattutto sui vini perché da dire c’è davvero molto!
Motesodi è un Cru nato nel 1974, ragionando sulla qualità in un momento in cui in Italia per molti il vino era ancora venduto esclusivamente sfuso, prodotto con uve Sangiovese coltivate nel vigneto della Tenuta di Nipozzano, di proprietà dei Marchesi Frescobaldi appunto, situato nel cuore del Chianti Rufina.
Ecco le annate storiche degustate:
1974: ha un colore che dà quasi sull’aranciato, un naso balsamico con note di tabacco, all’entrata in bocca si presenta con una straordinaria acidità e un tannino ben presente. Un vino ancora splendidamente vivo!
1985: vino dall’evoluzione per noi spettacolare, si presenta granato, con un naso complessissimo di goudron, tabacco fresco e una nota di caffè macinato fresco straripante, in bocca il tannino è ben presente, così come l’acidità ad bilanciarne la morbidezza per un vino equilibratissimo.
1990: frutto di una grande vendemmia, al naso si presenta con una nota dolce, speziata, di cannella, pepe, amaretto. In bocca è avvolgente, morbido ma anche fresco e con un bel tannino e una persistenza “fruttata”.
1993: vino finissimo, fruttato al naso con note di frutta rossa e spezie, in bocca è rotondo ma con bei tannini e una salivazione giovane ancora ben presente.
2000: si presenta al naso con frutti rossi dolci e spezie come vaniglia e pepe, in bocca è rotondo ma con ottima acidità, tannini finissimi e un finale speziato.
2004: presenta al naso sentori speziati, vaniglia, pepe e chiodi di garofano. In bocca entra morbido per poi svelare tannino, acidità, calore e una lunga persistenza.
2006: al naso regala note di frutta rossa e nera matura oltre che fiori e spezie, un vino setoso, morbido, complesso.
2010: ancora giovane ma ricco, al naso oltre a note di ciliegia, prugna, violetta, ricorda sentori di caramelle dolci alla frutta, chiodi di garofano e note tostate. Un vino pieno con davanti ancora un grande futuro.
Oltre ad aver assaggiato vini eccezionali ancora dotati di un corredo di acidità, tannino e in generale durezze che li rendono ancora vivissimi e piacevoli, è stata una grande esperienza didattica, potendo constatare i risultati di quella vigna nei decenni: una vera e propria enciclopedia delle note aromatiche e degli stili del vino quella proposta da Frescobaldi, condita dalla simpatia e dalla classe del Marchese, uno stile territoriale tutto toscano, non solo nel vino!
Raffaele Cumani
@RaffaeleCumani