Cantine Monfort Trento doc: serve più spazio in cantina!

Chiara Simoni di Cantine Monfort

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Ci sono degli incontri, nel mondo del vino, dai quali non ti aspetti nulla di particolare e invece  – una volta terminati – ti ritrovi lì, a calcolare se hai spazio nella tua cantinetta per ordinare al più presto qualche bottiglia. E’ il caso del nostro pranzo di degustazione accompagnato dagli spumanti Trento doc delle Cantine Monfort, una realtà medio-piccola della viticoltura trentina (specie se consideriamo la sola produzione delle bollicine) ma che ha sviluppato una sua identità ben precisa, che si ritrova in tutte e quattro le bottiglie degustate.

Non staremo a dilungarci sul brand e sulla famiglia Simoni titolare della cantina. Potete leggere tutto ciò che vi serve nel loro sito www.cantinemonfort.it. Qui lo spazio è tiranno e quindi parliamo subito dei loro spumanti. Innanzitutto dobbiamo dire che non producono esclusivamente bollicine ma anche una buona selezione di bianchi e di rossi che però al momento non abbiamo ancora assaggiato.

Partiamo subito con uno scoccare di freccia: coup de foudre! Direbbero i francesi. Servito come aperitivo il Blanc de Sers conquista appena si avvicina il naso al bicchiere. Perché? Perché è semplicemente diverso. Saranno le uve Valderbara, Vernaza e Nosiola che lo compongono, praticamente sconosciute a chi non è trentino o non frequenta quelle magnifiche valli (ok, la nosiola una certa notorietà ce l’ha), ma questo Metodo classico è allo stesso tempo fragrante e delicato al naso con sentori di fiori bianchi e miele d’acacia. In bocca è straordinariamente fresco, con quell’entrata felicemente agrumata che lascia presto il passo ad una armonica persistenza.  Buono, buono, buono. Peraltro anche portatore di un progetto di riqualificazione del territorio e di riscoperta di questi antichi vitigni, quindi che volere di più? Ah sì, che non costi uno sproposito: 10,40€ in cantina. Perfetto.

Passiamo al Monfort Trento doc Metodo classico brut: qui ritorniamo nella tradizione degli spumanti trentini e non: 100% Chardonnay. A naso abbiamo decise note floreali e di frutta estiva. In bocca è morbido, opulento, con una certa cremosità che ne esalta la persistenza ma non risulta mai stucchevole in virtù di una buona mineralità.

Il Monfort Rosé Trento doc Metodo classico è invece un 50 e 50 di uve Chardonnay e Pinot nero e si presenta con un bel colore, perlage fine e profumi di frutta rossa e un sottofondo leggermente agrumeto che lo rende particolarmente intrigante. In bocca mantiene una certa delicatezza ma, complice la notevole persistenza (caratteristica che accomuna tutte la produzione), rimane perfettamente centrato per un pasto a base di pesce, la pizza (ebbene sì, provate…) e una bella spaghettata estiva con pomodoro e basilico.

Chiudiamo bellezza con il Monfort Riserva Trento doc Metodo classico: un millesimato 80% Chardonnay e 20% Pinot nero che matura 45 mesi sui lieviti per un risultato all’insegna dell’opulenza. A partire dal naso complesso e aromatico: crema pasticciera, crosta di pane, crostata di frutta. In bocca segue il naso e decisamente esplode ricco, pieno ma mai stucchevole grazie a una buona acidità che bilancia magnificamente il tutto. Questa Riserva è una bollicina importante, da gustare con parsimonia e attenzione. ma dal rapporto qualità/prezzo assolutamente vincente: 22€ in cantina benissimo spesi.

Insomma gli spumanti Cantine Monfort si sono rivelati una piacevolissima sorpresa per noi che non li conoscevamo: ovunque vogliate cascare lo farete benissimo. Noi stiamo facendo un po’ di spazio in cantina…
Sergio Bolzoni