Castello di Semivicoli, dall’Abruzzo il vino di Masciarelli guarda al mondo.

Il Castello di Semivicoli, in provincia di Chieti

C’è molta poesia nella storia di Masciarelli. La cantina, una delle aziende italiane più famose e premiate, non ha bisogno di presentazioni. Vale però la pena ricordare l’idea romantica di partenza quando negli anni ’80, sfidando lo scetticismo di molti, il giovane Gianni Masciarelli dalla provincia di Chieti decide di scommettere su Montepulciano e Trebbiano d’Abruzzo puntando su una produzione di qualità di livello internazionale. Questo approccio e la valorizzazione delle tipicità del territorio portano a costruire in pochi decenni quella realtà che oggi tutti i winelover conoscono.

La cantina, con la “volta stellata”

La passione totale per la qualità, che diventa anche estetica, è qualcosa che si respira anche oggi aggirandosi in cantina dove le botti sono posizionate sotto soffitti che ricordano la volta di stelle. Una ricerca che diventa eleganza senza spocchia. Il Castello di Semivicoli, palazzo baronale del XVII secolo oggi wine resort dell’azienda, ad esempio, è un luogo che splende di bellezza. Una vista che abbraccia il Gran Sasso, la Majella e dalle colline volge al mare. La fine ristrutturazione esalta un luogo contemporaneo ma dal sapore antico.

Se nei vini i Masciarelli sono stati grandi innovatori, oggi c’è un mantenimento dello stile che potremmo definire di classicità che va al di là delle mode, che non disdegna la polpa e la goduriosità dove spesso si cerca soltanto lo scheletro.

Tutto questo non esclude un pragmatismo concreto che guarda il mondo da vicino e vuole capirlo, sperimentare e goderne. Laddove si potrebbe arroccarsi dietro i risultati conseguiti c’è curiosità e uno sguardo che va dal territorio, lo valorizza e lo racconta, all’internazionale, sperimentando linguaggi e mescolando stili. La distribuzione Gianni’s Selection, specializzata nella selezione, importazione e distribuzione in Italia di vini di alta gamma provenienti dalle aree enologiche più interessanti d’Europa, non è un caso.

Apertura a diversi linguaggi che al Castello di Semivicoli significa, ad esempio, contaminazione con gli interventi di artisti contemporanei, con la musica live, con lo yoga tra le vigne. Il vino diventa linguaggio che accompagna altri linguaggi uscendo anche dai canoni e vestendosi di una nuova luce pop. E chi ci segue sa quanto questo tema sia a noi molto caro e sentito.

Marina Cvetic Masciarelli con le figlie Miriam Lee e Chiara Masciarelli

Non sorprende poi che i vini siano quelli che conosciamo. Noi che abbiamo un’insana passione per il Cerasuolo d’Abruzzo, che consideriamo uno delle massime espressioni di contemporaneità nel vino, ne scegliamo uno su tutti che guarda al futuro mantenendo salde le radici nel territorio. Il Villa Gemma, Montepulciano d’Abruzzo vinificato in bianco, ha un bel colore pieno, sensazioni golose di ciliegia, note di rosa e agrumi, freschezza e tanta sapidità per una bevuta versatile, quasi a 360 gradi, estiva e spensierata senza mai essere banale. La struttura dei rossi unita alla bevibilità dei bianchi, pop come il linguaggio della cantina!

Raffaele Cumani 
@raffaelecumani

 

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