Tre bicchieri al “Giacosa” che non ti aspetti

I tre bicchieri della guida Gambero Rosso sono un punto d’arrivo che poche cantine possono vantare. Spesso sono la logica conseguenza di grandi investimenti in macchinari, tecnologia, perché no, marketing. A volte, invece, sono semplicemente il frutto della passione di una famiglia che in pochi anni è diventata un punto di riferimento per tutta la zona del Barbaresco. Carlo Giacosa incarna proprio questo: l’idea che il lavoro serio, la cura dei dettagli e un pizzico di prudenza, possono far raggiungere obiettivi insperati. E’ di questi giorni, infatti, la notizia che il Barbaresco Montefico 2008 ha (finalmente) ottenuto il massimo riconoscimento del Gambero Rosso: tre bicchieri che lo portano alla pari con veri e proprio colossi, da Gaja a Fontanafredda, da Albino Rocca a Prunotto, solo per restare in zona. “E’ il frutto del lavoro di generazioni” ci dice emozionata Maria Grazia, figlia di Carlo che con il marito Massimo Peri ha portato una piccola cantina nell’olimpo dei vini italiani.

La spiegazione di questo successo è semplice: “Fare questo lavoro con passione da generazioni è sicuramente emozionante. La voglia di esprimere serietà nel proprio impegno quotidiano nelle vigne e nella cantina ha fatto si che al Barbaresco Montefico 2008 vengano assegnati dal Gambero Rosso i tre bicchieri“. Ed è così che nasce questo vino di grande struttura, dal colore intenso granata e fruttato con sentori floreali, adatto in qualsiasi occasione, capace di accompagnare la carne rossa e la selvaggina, ma adatto anche come vino da meditazione. “Un grazie da parte mia Maria Grazia , a Carlo mio papà e Carla mia mamma per il continuo sostegno e a mio figlio Luca che sta seriamente pensando di continuare la nostra tradizione” conclude Maria Grazia. Tradizione e serietà, quella che si respira in queste colline antiche e suggestive, che ci ricordano come esista ancora un’Italia che lavora, funziona e cresce.