Aristos di Cantina Valle Isarco, sole e verticalità dell’Alto Adige “di montagna”

Cantina Valle Isarco è la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige, 60 anni compiuti da poco, nel 2021. 135 soci per 150 ettari di vigneti in 11 Comuni, da Bolzano fino a sud di Bressanone, in Valle Isarco appunto, su vigneti spesso terrazzati strappati a terreni scoscesi dalle pendenze importanti. Motivo per cui spesso qui si parla di quella viticoltura cosiddetta eroica. Siamo forse tra i territori meno conosciuti dell’Alto Adige (ma comunque bellissimi come abbiamo constatato durante la visita alla cantina in occasione dell’ultimo Wine summit), la coltivazione è incentrata per la quasi totalità sui bianchi.

Una delle punte di diamante della Cantina è la selezione Aristos, letteralmente «il migliore» dall’antico greco, che oggi, con l’annata 2020, festeggia il suo trentesimo compleanno (la prima uscita sul mercato fu quella dell’annata 1990). A partire da questo millesimo i vini sono stati firmati dal famoso enologo Riccardo Cotarella. Esperienza internazionale a servizio di territorio dalle grandi specificità, estremo per molti versi. Uve dai vigneti più pregiati, rese basse, valorizzazione dei vitigni “minori”, meno famosi, e reinterpretazione dei grandi classici altoatesini in chiave “montana”. Risultato: vini dalla freschezza straripante e dalla sapidità prorompente, verticali, taglienti ma non per questo magri. Anzi, c’è sempre grande corpo, aromaticità spiccata, grande pulizia e approccio gastronomico.

Tra una versione super verticale di pinot bianco di montagna, un Sylvaner polposo e profumatissimo, un Gruner Veltliner dagli interessanti ritorni aromatici, abbiamo assaggiato un ottimo Kerner, vino complesso dalle note di frutta tropicale, speziate e fumè e dalla bocca polposa e insieme minerale. Ma soprattutto ci hanno conquistato un inedito Gewurztraminer tutto bevibilità e delicatezza, fantastico esempio della piacevolezza di questo vitigno e un Riesling che, senza esagerazioni, ci riporta a zone anche più famose per quest’uva. Continuate a seguirci perché presto vi racconteremo qualcosa di più di quest’ottimo assaggio!

Raffaele Cumani 
@raffaelecumani