Inauguriamo il 2010 tornando a parlare del Trentino e dei suoi vini. In questa regione diversamente da altre realtà e ad eccezion fatta per un paio di nomi, non vi sono grosse ed imponenti aziende che monopolizzano il mercato ma bensi tutta una serie di piccole, a volte micro, realtà che fanno della qualità e della territorialità il loro credo. All’interno di questa “galassia” di aziende, ne abbiamo scelto una di cui vi vogliamo parlare che ci ha colpito per la semplicità e la genuinità dei suoi titolari e per la davvero alta qualità dei prodotti . E’ l’azienda agricola Maso Bergamini di Cognola (TN) creata, diretta e gestita dal suo titolare Remo Tomasi che si avvale anche dell’importante contributo della moglie Laura.
La batteria di vini di Tomasi, non è molto ampia ma rispecchia fedelmente le caratteristiche specifiche del territorio ed in ognuno di essi c’è il lavoro e la filosofia del titolare. La gamma dei vini bianchi vede la produzione di tre bei prodotti che vi andiamo a presentare in un crescendo di sensazioni davvero forti ed intense: il primo è un bel traminer aromatico dai caldi profumi fruttati e dall’intenso color giallo dorato, che in bocca ci risulta davvero pieno e coinvolgente. Il secondo è il Pinot Grigio, ottenuto da uve biologiche certificate, con una buona e tipica vena acida e dai profumi freschi e penetranti. Il capolovoro di Maso Bergamini tra i bianchi è però rappresentato dal terzo vino, un superlativo e davvero perfetto riesling renano. In questo vino “capolavoro” c’è tutto quello che si può chiedere ad un vino bianco. Al naso, profumi di assoluta fragranza che vanno dall’albicocca alla pesca molto intensi e pieni, in degustazione esplode in una vera sinfonia di sensazioni risultando avvolgente e pieno come pochi altri vini. Di bella struttura e finezza si contraddistingue come il cavallo di battaglia di questa piccola azienda.
Anche la batteria dei vini rossi risulta essere di ottimo livello a cominciare dall’autoctono teroldego rotaliano dal bel colore violaceo e dagli intensi sentori di viola e frutta di sottobosco e dal palato speziato che ci regala un buon tannino. Possiamo continuare parlando del Lagrein, vino che si presenta di un bel rosso rubino deciso, dai profumi intensi e risultando molto caldo e di buon corpo al palato oppure presentandovi il Pinot nero, vino di difficile vinificazione ma dove anche in qauesto caso il nostro vignaiolo ha dimostrato di conoscere bene la materia facendo un prodotto di assolutà piacevolezza e godibilità donandoci un vino dal finale molto lungo con sentori di lamponi ed amarene.
Proseguendo la carrellata vi parliamo del “Maderno”, ottenuto da un assemblaggio di quattro vitigni ( merlot, cabernet, teroldego e syrah) che vengono vinificati separatamente e poi sapientemente uniti e affinati in piccole botti di rovere dove vi rimangono per undici mesi. Concludiamo questa nostra presentazione con il moscato rosa, da vendemmia di uve tardive e con una selezione fatta grappolo per grappolo, questo eccezionale prodotto da meditazione risulta piacevolmente speziato regalandoci sensazioni dolci e suadenti. In conclusione, fa davvero piacere parlare di queste piccole realtà che con il loro lavoro quotidiano, fatto con pochi mezzi ma accompagnate da una forte passione riesce ancora a creare dei vini davvero ben fatti che riescono ancora a farci emozionare.