Resoconto dal Vinitaly 2010

Chiedendovi scusa per l’incolpevole ritardo dovuto ad alcuni problemi tecnici avuti nei giorni scorsi  durante la nostra permanenza alla fiera di Verona, siamo oggi a farvi un breve resoconto in merito alle degustazioni fatte ed alle sorprese e delusioni ricevute. L’edizione di quest’anno, a nostro giudizio, non ha presentato novità particolarmente eclatanti, girando tra i vari stand abbiamo comunque avuto modo di assaggiare qualche prodotto interessante. Cominciamo a parlare di spumanti e come è logico non potevamo non andare in Franciacorta, dove ci ha particolarmente colpito il Satèn dell’azienda “Borgo la Gallinaccia” di Rodengo Saiano (BS) ottenuto da uve chardonnay (100%), che si è rivelato ben fatto, di buona morbidezza e con ottimi profumi. Altro spumante, altra zona rinomata e andiamo in trentino dove abbiamo avuto modo di assaggiare ed apprezzare lo spumante rosè dell’azienda agricola di Roberto ZEni di San Michele all’Adige (TN), dai bei sentori fruttati e di ottima freschezza. Passando a parlare di bianchi, dobbiamo dire che siamo rimasti un pò delusi, infatti mai come quest’anno ci è capitato nella media degli assaggi che abbiamo fatto di trovare pochi vini davvero interessanti, fermo restando che il periodo in cui si svolge Vinitaly non aiuta di certo visto che molti dei vini che vengono presentati sono imbottigliati da poche settimane se non addirittura da pochi giorni. Sicuramente tra i pochi vogliamo citare Il verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore  “Tenuta del Cavaliere” dell’azienda agraria Marchetti di Ancona (AN), un prodotto davvero ben fatto ede espressione molto tipica del territorio di provenienza. Altro buon bianco degustato dall’ottimo rapporto qualità prezzo ci è sembrato il Gavi ” Il Castello” dell’azienda Vitivinicola Castello di Tassarolo del paese omonimo in provincia di Alessandria, ottenuto da uve cortese di Gavi al 100% che ci ha colpito per intensità e persistenza. Nel panorama “vini rossi”, le sorprese sono state più numerose ed interessanti rispetto ai bianchi e qui vi vogliamo presentare ben tre produzioni. Partendo dal Nord, la prima segnalazione è indubbiamente l’amarone della Valpolicella dell’Azienda Agricola di Pietro Zanoni, che dire?? davvero un gran bell’amarone, intenso e profumato di bella e lunga persistenza fatto da questo piccolo produttore. Scendendo verso il centro, vi segnaliamo il sangiovese , udite udite, del Lazio “La Quercia” dell’azienda agricola di Giovanni Terenzi di Serrone (FR). Un prodotto davvero atipico per morbidezza e fragranza per essere un sangiovese. La terza ed ultima segnalazione per quanto concerne i vini rossi è per un altro vino dall’ottimo rapporto qualità prezzo, stiamo parlando del sardo “Maccòri” della cantina di Calasetta, ottenuto da uve carignano al 100%, davvero di ottima bevibilità e piacevolezza. Infine, due veloci segnalazioni per i vini dolci, la prima è per l’ottimo ma non stucchevole Moscato d’Asti “Piccole Gioie” dell’azienda agricola Ghione di Canelli (AT), la seconda invece è per il semisconosciuto ma non per questo meno valido vino moscato di Sorso-Sennori “Brilante” dell’azienda Roccavorte  di Porto Torres (SS). Prodotto con coltura biologica, questo vino sprigiona intensi profumi di miele e sentori di frutti agrumati.