Emergenza Coronavirus: l’Italia si ferma, quella del vino no

È drammatica la situazione che sta attraversando nelle ultime settimane il nostro Paese. Un blog dedicato al vino e agli spiriti non è la sede per discutere di temi di questa portata, ma quello che possiamo fare nel nostro piccolo è testimoniare quel che succede nel mondo del vino e segnalare ai nostri lettori le iniziative del settore attraverso cui aziende e operatori provano a reagire all’emergenza.

Vi abbiamo già raccontato che Vinitaly è stato posticipato rispetto al tradizionale mese di aprile e purtroppo la stessa sorte è toccata a molti altri eventi del settore ma non solo. Il mondo del vino però sta cercando di reagire e molte sono le iniziative che cercano da un lato di aiutare le situazioni più critiche, in primis del sistema sanitario, e dall’altro che cercano di fare comunicazione per invitare gli italiani a buoni comportamenti e sostenere i nostri prodotti.

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Coronavirus: Vinitaly rimandata a giugno


La 54esima edizione del Vinitaly è stata rinviata a giugno, dal 14 al 17. È quanto fa sapere Veronafiere. La fiera internazionale del vino era stata inizialmente confermata, ma col perdurare della crisi sanitaria è stato deciso il rinvio dell’evento che richiama buyer e appassionati da tutto il mondo. Anche perché con le restrizioni ai viaggi introdotte da più parti nel mondo, specialmente dagli Stati Uniti, il “giro” di affari solito sarebbe stato irrimediabilmente compromesso.

Vinitaly, dal Meersecco al Bordolino: tutti i falsi del bicchiere di vino

falsiDal Bordolino bianco e rosso con tanto di bandiera tricolore al Meersecco, ma ci sono anche il Barbera bianco prodotto in Romania e il Chianti fatto in California, il Marsala sudamericano e quello statunitense e il Kressecco tedesco nella cantina dell’orrore allestita dalla Coldiretti nel proprio stand al Vinitaly per denunciare nuovi e incredibili casi di contraffazioni e imitazioni dei nostri vini e liquori più prestigiosi che complessivamente provocano perdite stimabili in circa un miliardo di euro sui mercati mondiali alle produzioni Made in Italy. Continua a leggere

Le quattro perle di Vinitaly 2013

E’ naturalmente impossibile anche solo pensare di dare un resoconto esaustivo di tutto quello che è esposto a Vinitaly. Ecco quindi che la scelta inevitabilmente cade su una selezione, qualitativa certo, ma che conta anche sull’effetto sorpresa. Non i soliti vini, insomma. Sicuramente quelli che ci hanno impressionato di più per la loro bontà, ma anche perché si tratta di bottiglie trovate in piccoli stand, senza tante luci, anzi addirittura un po’ nascoste. Insomma, queste sono le quattro perle di Avvinando per l’edizone di Vinitaly 2013. Due bianchi e due rossi, da nord a sud.

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Vinitaly viaggia in Russia e Hong Kong

In linea con la vocazione di partner per l’internazionalizzazione, Veronafiere con “Vinitaly in the World” promuove l’eccellenza dei vini italiani nel mondo. Un progetto che mira a supportare i produttori nel presidio di mercati differenti, regolati da una notevole complessita’ di passaggi e interlocutori, oltre che da svariate dinamiche di importazione. Il mercato dell’export enologico italiano non conosce battute d’arresto e nel 2011 ha superato i 4,4 miliardi in valore in aumento del 12,4 per cento, derivanti da oltre 23 milioni di ettolitri (+9,4 per cento).

Numeri che acquistano maggiore valore alla luce della crisi economica mondiale. Nel 2010 l’Italia ha raggiunto il primo posto tra i tre maggiori Paesi esportatori verso la Russia, con 68,8 milioni di litri. L’export di vino italiano verso la Cina, nel 2011, ha registrato un aumento del 35 per cento in termini di volumi (quasi 31 milioni di litri) e del sei per cento ad Hong Kong (poco meno di tre milioni di litri). Un trend confermato anche nei primi sei mesi di quest’anno con un +16 per cento in Cina, sempre in termini quantitativi, e un +40 per cento a Hong Kong. Continua a leggere

Washington, il vino italiano a Capitol Hill

Presentare il mondo del vino italiano e fare il punto sugli scambi commerciali del comparto enologico tra i due Paesi. E’ questo l’obiettivo dell’incontro tra la rappresentativa di aziende italiane accompagnate da Veronafiere (ella veste di organizzatore di Vinitaly), l’ambasciatore italiano a Washington, Claudio Bisogniero e il Wine Caucus, la commissione del Congresso degli Stati Uniti responsabile della regolamentazione federale di settore.

Nel 2011, verso gli Stati Uniti sono stati esportati 2,5 milioni di ettolitri di vino made in Italy (+13% sul 2010), per un controvalore di 1 miliardo e 248 milioni di dollari, (+16% sul 2010). L’evento è di quelli storici: per la prima volta una delegazione di operatori formata dai più famosi produttori vinicoli del Paese e da Veronafiere è stata ricevuta nella sede del Congresso degli Stati Uniti, a Washington.

Obiettivo dell’incontro, la presentazione di alcune delle più note aziende vinicole del Paese che esportano negli Stati Uniti. Continua a leggere

Resoconto dal Vinitaly 2010

Chiedendovi scusa per l’incolpevole ritardo dovuto ad alcuni problemi tecnici avuti nei giorni scorsi  durante la nostra permanenza alla fiera di Verona, siamo oggi a farvi un breve resoconto in merito alle degustazioni fatte ed alle sorprese e delusioni ricevute. L’edizione di quest’anno, a nostro giudizio, non ha presentato novità particolarmente eclatanti, girando tra i vari stand abbiamo comunque avuto modo di assaggiare qualche prodotto interessante. Continua a leggere