Qui siamo di fronte aun riesling giovanissimo ma già in grado di far percepire evoluzioni importanti. Da provare assolutamente il magnifico kerner, così tipico ma soprattutto così buono.
Archivi autore: sergiobolzoni
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Da Kellerei Andrian per un grande sauvignon blanc
Da Cantine Valle Isarco per l’Aristos
Una cantina sociale come tutte in Italia dovrebbero essere: controlli e qualità, qualità e controlli. La linea base dei bianchi è tutta da cercare e godere. Tra la linea selezionata Aristos strepitoso, pur sedegustato troppo freddo, il Grüner Veltliner: vitigno di origine austriaca che nella zona di Chiusa sta trovando un habitat di livello.
Da Cantine Valle Isarco per l’Aristos
Una cantina sociale come tutte in Italia dovrebbero essere: controlli e qualità, qualità e controlli. La linea base dei bianchi è tutta da cercare e godere. Tra la linea selezionata Aristos strepitoso, pur sedegustato troppo freddo, il Gruner Veltliner: vitigno di origine austriaca che nella zona di Chiusa sta trovando un habitat di livello.
Da Vesevo un Taurasi da ricordare
Da Villa Raiano, un grande Fiano e un super Greco
La Campania che chiama Catullo
Il Falerno del Massico doc di Masseria Felicia 2088 è una sorpresa felice. Il 2004 (c’è ancora qualche bottiglia) è il capolavoro della giornata. L’etichetta recita la citazione catulliana “Minister vetuli puer Falerni, inger mi calices amariores”. Davvero azzeccata. Particolare, ma buona, il Falerno del Massico bianco “anthologia”. E’ una Falanghina, ma ricorda i riesling del Rheingau. Troppo alcol in corpo o un vino davvero unico?