Vinitaly 2015, Fratelli Agnes Loghetto: l’università della bonarda

Una vigna di croatina (e altre piante varie ed eventuali) vecchia oltre 100 anni, curata come si cura un amatissima nonna. E’ così che si arriva al Loghetto, vino rosso ammandorlato di cui avevamo già parlato in un’altra edizione di Vinitaly, ma che quest’anno (annata 2013) abbiamo ritrovato a livelli superlativi. Profumato, potente e persistente ma con ancora un po’ di tannino a garantire una eccellente freschezza di beva è un amico da stappare in serate con gli amici a stuzzicare qualcosa o davanti un bel libro dopocena. Grande, grandissimo vino. Se i Fratelli Agnes fossero nati in Francia invece che… Continua a leggere


Vinitaly 2015, Is Argiolas merita un incontro

Is Argiolas è uno dei quattro vermentini dell’azienda sarda Argiolas, conosciutissima e quindi non ne parliamo in questa sede. Diciamo solo che quest’anno la batteria dei bianchi è particolarmente agguerrita, calda e profonda. Is Argiolas 2014 però è un vero capolavoro e ne parleremo più diffusamente in un articolo ad hoc di sicuro, anche per vedere che effetto farà qualche settimana in più in bottiglia (Vinitaly arriva davvero presto). I profumi sono di una complessità affascinante, come se avesse fatto un passaggio (breve) in legno che invece non c’è. Al palato è potente, rotondo e di buona persistenza. Da assaggiare… Continua a leggere


Vinitaly 2015, Incrocio Bruni 54: un grande vino diverso dal solito

Che bello passeggiare per Vinitaly e scoprire cose nuove. Pensare a Chardonnay, Syrah, Sangiovese e quant’altro e imbattersi in un “Incrocio Bruni 54”, vitigno recentemente riscoperto nelle colline marchigiane è una vera bellezza. Questo vitigno è un incrocio di Verdicchio e Sauvignon come accadde per il più noto Incrocio Manzoni, per capirsi. Lo abbiamo assaggiato presso lo stand dell’azienda Finocchi e lo abbiamo trovato davvero notevole. A breve ne scopriremo di più in un prossimo articolo. L’azienda offre anche tutta una gamma di Verdicchio che sono risultati eccellenti anch’essi. Di rara potenza un Riserva non ancora in commercio. Davvero uno… Continua a leggere


Rocche dei Vignali, grandi vini in Val Camonica

Rocche dei vignali

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Il mondo del vino non finisce mai di stupirci. Specialmente in questo ultimo periodo tra vodke di vino, vini naturali e zone che riscoprono la vocazione vitivinicola come la Val Camonica, tappa del nostro ultimo viaggio alla ricerca di bottiglie un po’ insolite. Siamo saliti – è proprio il caso di dirlo – fino a Losine (BS) per visitare la cantina Rocche dei Vignali, una ventina di conferitori e tanta passione nel portare avanti questo progetto, che, lo diciamo subito, offre al mercato vini per nulla banali, anzi. Continua a leggere



Amarone 2011: si ritorna al Top della qualità

Tra i grandi vini italiani l’amarone della Valpolicella è sicuramente una delle grandi eccellenze ed è questo che devono aver pensato gli organizzatori di Anteprima Amarone 2011 nel predisporre presentazione dell’annata in essere. Si è svolto infatti al Palazzo della Gran Guardia che si trova nella bellissima piazza Bra’ di Verona la kermesse che ha messo in mostra gli ultimi nati di ben 64 imageaziende del territorio. Nelle due giornate veronesi abbiamo avuto la fortuna di assaggiare molte di  queste etichette e dobbiamo davvero dire che pur essendo in presenza di un vino ancora molto giovane le premesse per un annata “monstre” di questo nettare di Bacco ci sono tutte. Tesi peraltro confermata dagli stessi produttori che in coro affermano che da anni non si trovavano davanti ad un risultato del genere (le ultime annate TOP da ricordare in questo senso sono la 2005, la 2006 e la 2007). Ora prima di passare alle note di degustazione ci sentiamo di fare due premesse doverose, la prima è che i vini che abbiamo assaggiato sono estremamente giovani, quattro anni per un vino come l’amarone sono nulla e quindi anche le relative caratteristiche organolettiche sono da considerarsi in evoluzione prova ne è che molti dei vini assaggiati saranno sul mercato non prima di qualche mese se non, in qualche caso, addirittura di un anno. La seconda riguarda il consumo, quando e se vi capiterà di acquistare una 2011 di Amarone non abbiate alcuna fretta di stapparla anzi……”dimenticatevela” in cantina e bevetevela tra qualche anno magari per qualche occasione speciale, non ve ne pentirete. Continua a leggere



Ben Ryé Donnafugata 2012 e 2008: il re dei passiti italiani

BenRye E convinzione, anche abbastanza netta, di chi scrive che sui vini dolci in Italia abbiamo enormi potenzialità ma su come farle fruttare ci sia spesso ancora molto da imparare. Che non ci sia insomma quella qualità stratosferica raggiunta dai grandi Sauternes o dai tedeschi Trockenbeerenauslese, dagli Eiswein e così via. Quello che trovo manchi nei campioni italiani in generale è l’acidità, che anche nei prodotti più carichi ti invoglia a bere un secondo bicchiere. Ecco, io con i passiti italiani è già tanto se – con piacere – finisco il primo di bicchiere. Finora.

Poi è arrivato il Ben Ryé di Donnafugata e tutto è cambiato. Ne abbiamo già parlato varie volte su Avvinando, ma recentemente per una fortunata combinazione di eventi (alla stessa cena bottiglie portate da persone diverse) ho potuto con tutta calma degustarne due annate piuttosto diverse: 2008 e quella attualmente in commercio credo, la 2012.
Uve zibibbo, fatto a Pantelleria, non sto a raccontarvi i dettagli che potete benissimo leggere sul completo sito di Donnafugata. Quello di cui vorrei scrivere è della strepitosa  – e per me sorprendente – capacità di invecchiamento di questo vino che merita di stare a fianco dei più grandi in Europa. Continua a leggere