Verdicchio Balciana di Sartarelli, un grande bianco italiano

vino1Pur essendo un vitigno estremamente duttile, fin dagli anni Sessanta si è spesso affermata l’idea che il verdicchio fosse adatto a produrre esclusivamente vini freschi e semplici e non in grado di competere coi grandi bianchi tradizionali.

Fortunatamente oggi questa idea è stata quasi totalmente soppiantata, anche grazie al lavoro di molti produttori che hanno saputo raccontare il vitigno e il territorio marchigiano producendo bianchi di ottima qualità e struttura con buone potenzialità evolutive.

Una delle aziende simbolo di questo lavoro è Sartarelli che vinifica infatti il verdicchio declinandolo in tutte le sue versioni, anche quella spumantizzata o passita, dimostrando la versatilità e la duttilità di quest’uva.

Abbiamo provato il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Balciana 2011, vino manifesto del lavoro dell’azienda e apripista del nuovo corso del vitigno marchigiano. Continua a leggere



Pignoletto Isola, un bel bianco al supermercato

Pignoletto IsolaFino a qualche anno fa, quando ci si trovava a Bologna, la scelta di un vino del territorio rischiava a volte di riservare qualche brutta sorpresa. Anche oggi le sorprese restano, ma sono per lo più di carattere positivo.
Una di queste l’abbiamo scovata proprio in un supermercato di Bologna, precisamente alla Coop del Parco Meraville al prezzo di 6,65 euro. Si tratta, a proposito di vini territoriali, del Colli Bolognesi Pignoletto Superiore 2013 di Isola.
In generale negli ultimi anni i Colli Bolognesi sono diventati una realtà affermata producendo vini dotati di una propria precisa personalità e tipicità e il vitigno che sempre più si sta facendo portavoce del territorio è il Pignoletto nella sua versione frizzante o ferma. Continua a leggere



Vinitaly 2015: Largiller, una nosiola strepitosa da Cantine Toblino

vinitaly 2015 nosiola Toblino

Grassa, ma con ancora tanta acidità. Perfettamente evoluta: è la nosiola Largiller di Cantine Toblino, realtà trentina che ha tirato fuori un bianco strepitoso. Attenzione però: se siete integralisti (sbagliando, ma de gustibus…) del vino bianco d’annata questo non fa per voi. E’ una bottiglia del 2007 e sta bene a berlo adesso. Un bianco da bere come un rosso facendogli accompagnare piatti anche impegnativi (mamma mia che buono con la carne salada!) oppure da solo degustandolo come merita. Un signor vino. S.B.

Vinitaly 2015, Fratelli Agnes Loghetto: l’università della bonarda

Una vigna di croatina (e altre piante varie ed eventuali) vecchia oltre 100 anni, curata come si cura un amatissima nonna. E’ così che si arriva al Loghetto, vino rosso ammandorlato di cui avevamo già parlato in un’altra edizione di Vinitaly, ma che quest’anno (annata 2013) abbiamo ritrovato a livelli superlativi. Profumato, potente e persistente ma con ancora un po’ di tannino a garantire una eccellente freschezza di beva è un amico da stappare in serate con gli amici a stuzzicare qualcosa o davanti un bel libro dopocena. Grande, grandissimo vino. Se i Fratelli Agnes fossero nati in Francia invece che… Continua a leggere


Vinitaly 2015, Is Argiolas merita un incontro

Is Argiolas è uno dei quattro vermentini dell’azienda sarda Argiolas, conosciutissima e quindi non ne parliamo in questa sede. Diciamo solo che quest’anno la batteria dei bianchi è particolarmente agguerrita, calda e profonda. Is Argiolas 2014 però è un vero capolavoro e ne parleremo più diffusamente in un articolo ad hoc di sicuro, anche per vedere che effetto farà qualche settimana in più in bottiglia (Vinitaly arriva davvero presto). I profumi sono di una complessità affascinante, come se avesse fatto un passaggio (breve) in legno che invece non c’è. Al palato è potente, rotondo e di buona persistenza. Da assaggiare… Continua a leggere