Vini di gran classe alla corte dei grandi chef

E’ indubbio che quando due eccellenze si incontrano e uniscono le forze quello che ne scaturisce non può essere che un risultato di altissimo livello. In sintesi, questo potrebbe essere il riassunto della manifestazione che si è svolta nei giorni scorsi presso la vecchia fiera di Milano.

L’associazione “Identità golose” che raccoglie le migliori firme della cucina italiana d’autore e di qualità, ha svolto il suo annuale congresso presentando, come di consuetudine da qualche anno, una selezione di piatti ed eccellenze cucinati dai grandi chef della tradizione italica. Una kermesse di tale portata, non sarebbe stata tale se al suo fianco non ci fosse stata una adeguata selezione delle migliori etichette italiane. La selezione, espressione diretta, del “Merano Wine Festival“, ha dato la possibilità agli avventori della convention di poter degustare ed abbinare in maniera più che consona quanto , di volta in volta, usciva dalle cucine deilla fiera.

Ben 100 i produttori presenti e quasi 300 i vini in degustazione. Ovviamente non li abbiamo potuti assaggiare tutti, ma per darvi la migliore informazione possibile, vi possiamo assicurare che non ci siamo risparmiati.Il nostro spirito libero ci ha spinto a provare quei vini e quelle cantine poco note tralasciando i grandi nomi, che peraltro erano presenti, per dare ai nostri lettori un panorama un pò diverso. Continua a leggere



Istat: dimezzate le cantine in 10 anni

Arrivano, sebbene ancora come dati non definitivi, i primi risultati del Censimento Agricoltura 2011 dell’Istat, elaborati da Winenews. Solo un’azienda vinicola su due ha resistito agli ultimi, terribili, dieci anni. I dati mostrano che nel 2010 erano in attivita’ solo 383.645 aziende, il 51,5% in meno rispetto a quelle del 2000. Negli stessi anni, l’estensione delle vigne e’ diminuita del 12% fino a 632.140 ettari.

Le regioni che fanno registrare un calo piu’ consistente della superficie vitata sono il Lazio che tra 2000 e 2010 perde il 45,7% della sua estensione vitata (da 29.533 a 16.082), la Liguria, che passa da 2.391 ettari a 1.327 (-45,1%) e la Basilicata da 8.736 a 5.508 (-40,6%). Le regioni che perdono piu’ aziende vitivinicole sono il Lazio che passa da 69.371 aziende nel 2010 a 20.485 nel 2010 (-70,5%), la Liguria che passa da 12.544 nel 2000 a 3.940 nel 2010 (-68%) e la Calabria da 34.291 a -13.390 (-61%), mentre la regione dove c’e’ stato un decremento minore di aziende del comparto e’ stata il Trentino Alto Adige: nel 2000 erano 15.325 e nel 12.729 (-16,9%). Continua a leggere



Via libera Ue al vino biologico “doc”

Via libera dall’Ue al riconoscimento del vino biologico, che dalla prossima vendemmia potrà avere  il termine ”vino biologico” sulle etichette, accompagnato dal logo biologico dell’Ue e dal numero di codice dell’organismo di certificazione competente.  Il Comitato permanente per la produzione biologica (Scof) ha infatti approvato nuove norme europee che saranno pubblicate nelle prossime settimane nella Gazzetta ufficiale dell’Ue. Una decisione che, non solo garantisce ai consumatori un prodotto di maggiore qualita’, ma permette al settore di rilanciare la produzione.

E’ dal 1991 che il settore e’ in attesa del regolamento sulla vinificazione bio e finalmente lo Scof ha votato la sua approvazione. L’iter non e’ stato veloce, ne’ agile ed il regolamento non e’ certo quello che il settore del biologico italiano aveva inizialmente proposto, tuttavia e’ importante aver finalmente ottenuto un compromesso tra tutti gli Stati europei che permettera’ di etichettare anche il vino come bio, utilizzando pure il logo europeo. Continua a leggere



La cantina? Si fa col web (e il passaparola)

La cantina si sceglie su internet. Il Web è la scommessa per fare crescere l’ enoturismo. Chi abbina vacanze e viaggi ad una buona bottiglia confronta offerte, prezzi e qualita’ in tempo reale su tablet e smartphone. E’ quanto emerge dalla prima giornata dei lavori della quarta conferenza internazionale sul turismo del vino che si svolge per la prima volta in Italia, a Perugia, con 400 operatori, esperti e giornalisti di 40 paesi.

”Il Web ed il passaparola – ha detto Chiara Lungarotti, presidente del Movimento turismo del vino – sono strumenti di promozione che funzionano meglio dei canali e dei media tradizionali”. Continua a leggere



Antichi mestieri, ritorna il potatore

Grazie alla collaborazione fra i Preparatori d’uva e Centopassi, apre anche in Sicilia la Scuola Italiana di Potatura della Vite, le cui sedi si trovano nelle principali regioni vinicole italiane. L’hanno ideata, dopo oltre 20 anni di sperimentazione nei vigneti di tutt’Italia, i friulani Marco Simonit e Pierpaolo Sirch per recuperare l’antico mestiere del potatore che, come un chirurgo, decide il destino della vite con interventi il più possibile rispettosi della salute della pianta, che permettono di allungarne considerevolmente il ciclo vitale: spesso infatti le viti si ammalano per una dissennata impostazione delle potature che fanno crescere, in misura esponenziale, le infezioni al legno. Il che implica un importante risparmio per le aziende, la riduzione considerevole dei costi in vigna con la diminuzione delle ore di potatura (dal 30 al 50%) e, soprattutto, piante più sane e longeve che danno uve, e quindi vini, di qualità superiore.

Massimo 40 partecipanti (per poter gestire al meglio le lezioni nella parte pratica), aperta a viticoltori e non, la Scuola – che gode del patrocinio dell’Assessorato Risorse agricole Regione Sicilia – si articolerà in 3 giorni di lezioni invernali ( 23-25 febbraio), con 20 ore di corso focalizzate su teoria e pratica della potatura ramificata sulle forme di allevamento a spalliera e della tradizione presenti in Sicilia. Continua a leggere



I fondi (non di bottiglia) internazionali investono nel vino italiano

Il vino italiano è uno dei simboli del life style made in Italy tanto apprezzato nel mondo, e il suo appeal non conosce crisi, neanche nell’interesse dei grandi fondi di investimento. Perche’ è anche un investimento nel vino italiano quello che, secondo quanto riferisce Winenews, ha portato Brazos Equity Partners, fondo privato americano (1,4 miliardi di dollari di capitale in gestione e 715 milioni di dollari di “liquidita”‘, e che controlla 55 marchi top in settori che vanno dai servizi alla sanità, dall’industria alla finanza, dal food beverage alla distribuzione, ndr), a diventare primo azionista di “Winebow”, uno dei piu’importanti importatori e distributori di vini italiani (e non solo) degli Stati Uniti, fondato da Leonardo LoCascio, che ha in portafoglio 122 brand da tutto il mondo, Italia in primis, e serve altri 125 distributori per un business che tocca tutti i 50 stati Usa.

Tra le griffe italiane importate da Winebow nomi come Allegrini, Altesino, Argiolas, Bera, Bisceglia, Botromagno, Continua a leggere



Nuova guida (e app) di Luca Maroni

Il Mater Matuta 2008 e il Donnaluce Lazio bianco 2010 sono alcuni dei vini dell’Annuario dei migliori vini italiani 2012 che illustra le piu’ importanti aziende vinicole italiane analizzate vino per vino da Luca Maroni, per un totale di 11.301 schede organolettiche e 45.204 valutazioni degustative in 1.520 pagine. Il volume è sato presentato nei giorni scorsi a Roma insieme all’App LM 2012 per Iphone e Ipad. L’applicazione è uno strumento completo che consente di avere sempre a “portata di touch” le schede di oltre 11.000 vini con relativo abbinamento gastronomico e quasi 2.000 aziende produttrici.  L’app LM 2012 contiene… Continua a leggere


Tutto il mondo brinda col Prosecco

Le esportazioni del Prosecco superiore di Conegliano Valdobbiadene sono cresciute del 98,4% dal 2003 ad oggi ed oggi corrisponde al 40% del business complessivo.
Sono alcuni dei dati resi noti oggi dal centro studi di distretto, un osservatorio attivato nel 2004 dal Consorzio di tutela, a Pieve di Soligo.
La produzione complessiva nel 2010 e’ stata di 65,7 milioni di bottiglie, corrispondente ad un incremento in valore, dal 2003, del 60%. In termini assoluti, il giro d’affari e’ passato da 250 a 400 milioni. Il primo mercato di riferimento estero si conferma la Germania, con il 34,3% delle vendite complessive oltrefrontiera, seguita da Stati Uniti (che crescono dell’81,9% sull’anno precedente) e il Canada (+44,6%).  Continua a leggere