Sicilia en primeur 2018 è stata l’occasione di assaggiare in anteprima la nuova annata dei vini isolani. Come si sa, la Sicilia è un continente: clima, suolo, uve, tutto può cambiare nel raggio di 50km. Quindi è difficile parlare di “vino siciliano”. C’è l’Etna e c’è la zona di Ragusa, quella del centro, c’è il Trapanese e c’è il Palermitano la zona che ci ha visto visitare alcune cantine i cui prodotti abbiamo trovato – in molti casi – davvero eccellenti.
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Bottiglie Aperte, grandi vini a Milano con il Grattamacco spiegato da Luca Gardini
Chi segue Avvinando da più tempo sa che non amiamo raccontare in questa sede queste kermesse del vino. Ci andiamo (non sempre), ma lo facciamo in assoluto anonimato. Perché poi comunque la giri a scrivere di una manifestazione così scontenti sempre qualcuno, ingiustamente, semplicemente perché non hai fatto a tempo ad assaggiare il suo vino. Con Bottiglie aperte 2015 a Milano abbiamo fatto una eccezione perché abbiamo assistito a una “masterclass”, cioè a una degustazione verticale (cioè di più annate dello stesso vino), di uno dei vini più famosi e intriganti del panorama toscano: il Grattamacco Bolgheri superiore. Il nome un filino pomposetto di masterclass a sottolineare che il tutto è stato condotto da Luca Gardini, campione del mondo dei sommelier nel 2010 e tante altre cose. Continua a leggere
Cinque Nero d’Avola alla cieca: da 5 a 50 euro
L’occasione è ghiotta: cinque bottiglie di Nero d’Avola da degustare alla cieca nella propria cucina insieme a un gruppo di amici. Loro non sanno nemmeno di che bottiglie si tratta. Io che ho messo il foglio di allunimio alle bottiglie esco dalla stanza e lascio che uno di loro segni le bottiglie con dei numeri. Ovviamente una riccca cena fa da corredo al tutto. L’idea era di quelle balzane: scegliere una bottiglia per fascia di prezzo e vedere alla cieca l’effetto che fa. In realtà ci siamo riusciti solo in parte. Comunque questi erano i “campioni” selezionati. Nero d’Avola Settesoli, 4,65 euro; Nero d’Avola Baglio di Pianetto, 8,69 euro; Chiaramonte di Firriato 9,89 euro; Tancredi di Donnafugata (unico blend con cabernet sauvignon, tannat e altre uve) 17 euro, Mille e una Notte Donnafugata 46 euro. Tutti i prezzi sono relativi a supermercati brianzoli del Lecchese. Vediamo i risultati.
Il viaggio decennale di Sicilia en primeur
Sicilia en primeur, la manifestazione organizzata da Assovini Sicilia è giunta quest’anno alla decima edizione. Occasione quindi per fare un po’ il punto. Tgcom24 ha la fortuna di parteciparvi da molti anni e ogni volta è stato possibile incontrare aziende diverse e degustare vini talvolta nuovi, talvolta presenti sul mercato da decenni. Non per piaggeria, ma il lavoro fatto da questa associazione di produttori di vino è stato negli anni davvero di prim’ordine. Sicuramente un successo è stato l’arrivo alla Doc Sicilia che garantirà riconoscibilità del vino siciliano (e protezione dai taroccamenti, visto che ogni bottiglia è tracciabile dal consumatore) sui mercati internazionali, dove si gioca la vera partita del business enologico dei prossimi decenni. In questo senso ha ragione da vendere, pur con tutte le preoccupazioni legate alla contingenza economica, il presidente di Asssovini Sicilia Antonio Rallo a rivendicare a Sicilia en primeur il ruolo di volano “nel proiettare fuori dai confini dell’isola l’orgoglio del nome Sicilia. Dieci anni che hanno visto crescere in maniera esponenziale l’immagine dei vini siciliani nel mondo”.
Già ma come sono cambiati, se sono cambiati, in questi ultimi dieci anni i vini siciliani? La risposta non può essere univoca. Un po’ perché più o meno ogni provincia è un mondo enologico a parte (i produttori amano dire che per il vino la Sicilia è un continente, più che un’isola), un po’ perché ci sono cantine da diversi milioni di bottiglie accanto ad alcune da poche decine di migliaia. Continua a leggere