Con la crisi dilaga la contraffazione dei beni di lusso. Se la Cina, si conferma capitale mondiale della falsificazione, la forte concorrenza sta ora alimentando questo fenomeno anche nel Vecchio Continente. A lanciare l’allarme sono i più importanti quotidiani internazionali che rivelano uno scenario alquanto preoccupante e addirittura sorprendente.
Pochi infatti sanno che la Germania della severa Angela Merkel è seconda al mondo nella classifica dei Paesi che copiano e falsificano prodotti, come rivela uno speciale dell’autorevole quotidiano economico tedesco Handelsblatt (http://www.handelsblatt.com/unternehmen/industrie/produktfaelschung-der-vize-weltmeister-im-abkupfern/6547450.html). Dopo i noti scandali legati all’olio extravergine d’oliva, ai pomodori pachino e al tartufo bianco, ora è il vino di lusso contraffatto ad essere al centro dell’attenzione soprattutto della stampa francese. In un ampio speciale firmato da Denis Saverot, il prestigioso quotidiano Le Monde annuncia il recente acquisto da parte di un magnate cinese della storica cantina francese “Chateau de Gevrey-Chambertin” in Borgogna e mette in guardia i grandi produttori europei, tra cui in primis anche l’Italia, dai pericoli dell’avanzata asiatica che mira ad accaparrarsi cantine non di primo piano spacciandole per Gran Cru. (http://www.lemonde.fr/idees/article/2012/08/31/les-chinois-vignerons-en-bourgogne-une-bonne-nouvelle_1754087_3232.html). Continua a leggere