Un po’ per ignoranza, un po’ per pregiudizio dobbiamo ammettere che a lungo abbiamo molto trascurato una tendenza che oggi sembra essersi del tutto affermata, stiamo parlando dei vini naturali.
Sarà per la poca abitudine, sarà perché molti vini naturali “vecchio stile”, spesso non offrivano le sensazioni che si cercano nel vino, sarà perché spesso ci si impigrisce dietro quello che già si conosce ma a lungo abbiamo considerato questo filone una moda passeggera.
Mai capito perché ad esempio ricercare a tutti i costi la ricchezza e la complessità in qualcosa che per sua natura va bevuto fresco e leggero come certi bianchi o da dove nasca l’esigenza di rifarsi a qualcosa che nel bene o nel male è stato superato dalle nuove tecnologie. Nell’ultimo anno, un po’ controvoglia, abbiamo dovuto però confrontaci col fenomeno.
Anche per questo siamo stati al Live Wine 2015 a Milano lo scorso week-end, avendo letto il manifesto della manifestazione che annunciava esplicitamente “vino prodotto e imbottigliato da chi lo segue personalmente in vigna e cantina, che viene da un vitigno che non è stato trattato con prodotti chimici di sintesi, che proviene da un’uva vendemmiata manualmente, che non contiene additivi non indicati in etichetta” e nonostante questo siamo rimasti comunque sorpresi nell’imbatterci per lo più in vini macerativi, non filtrati, arancioni, ecc. La vera sorpresa è che molti dei vini provati ci sono piaciuti. Ecco quali Continua a leggere