Premesso che sul biologico in generale ce ne sarebbe da dire, soprattutto in termini di moda e di mercato, ora ci sembra giusto fare una segnalazione riguardo al nuovo regolamento europeo che disciplina il settore enologico secondo la Ue (potete scaricarlo QUI) entrato in vigore l’1 agosto. (nella foto l’orrendo marchio scelto dalla Ue per identificare l’agricoltura bio e che a partire da questa vendemmia dovrà essere presente sulle bottiglie)
A questo regolamento si è arrivati dopo lunghissime battaglie tra i produttori del nord Europa e quelli, diciamo, mediterranei sulla quantità di anidride solforosa (zolfo, sulle etichette alimentari E220) da aggiungere al vino, per bloccare lo sviluppo di batteri o una eccessiva fermentazione o come antiossidante (per questo i vini bianchi solitamente ne hanno di più). Ora non stiamo a questionare su chi avesse ragione e chi torto (e nemmeno se è la solforosa a causare in sè il mal di testa o è stato quel maledetto mezzo bicchiere in più…), è più interessante dire che 100 milligrammi per litro sono quelli ritenuti massimi accettabili per i vini rossi mentre per i vini bianchi non bisognerà oltrepassare i 150. Alla fine si è ovviamente arrivati a un compromesso e come tutti i compromessi è migliorabile. Certo è che anche qui su Avvinando abbiamo parlato di vini non biologici che su questo parametro rientrerebbero già nel nuovo regolamento.
Ovviamente la disciplina è ben più articolata della semplice questione dell’anidride solforosa. Continua a leggere
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Via libera Ue al vino biologico “doc”
Via libera dall’Ue al riconoscimento del vino biologico, che dalla prossima vendemmia potrà avere il termine ”vino biologico” sulle etichette, accompagnato dal logo biologico dell’Ue e dal numero di codice dell’organismo di certificazione competente. Il Comitato permanente per la produzione biologica (Scof) ha infatti approvato nuove norme europee che saranno pubblicate nelle prossime settimane nella Gazzetta ufficiale dell’Ue. Una decisione che, non solo garantisce ai consumatori un prodotto di maggiore qualita’, ma permette al settore di rilanciare la produzione.
E’ dal 1991 che il settore e’ in attesa del regolamento sulla vinificazione bio e finalmente lo Scof ha votato la sua approvazione. L’iter non e’ stato veloce, ne’ agile ed il regolamento non e’ certo quello che il settore del biologico italiano aveva inizialmente proposto, tuttavia e’ importante aver finalmente ottenuto un compromesso tra tutti gli Stati europei che permettera’ di etichettare anche il vino come bio, utilizzando pure il logo europeo. Continua a leggere