Wine kit: Amarone e Barolo in polvere, scoperta la base del vino contraffatto

immagineScoperta una centrale che smistava in tutto il mondo i Wine kit, uno dei simboli della contraffazione dell’alimentare made in Italy. Si tratta di una frode alimentare tra le più diffuse e basta gare una semplice ricerca con Google per accorgersene: anche siti insospettabili vendono prodotti che consentono di fare “vino italiano” in casa. E un po’ in tutto il mondo.
Ben venga quindi l’operazione condotta dai Carabinieri del nucleo antifrodi di Parma e dalla Procura di Reggio Emilia con la collaborazione dell’Agenzia delle dogane. Un’associazione a delinquere transnazionale composta da quattro persone è stata infatti individuata e – secondo le indagini – sarebbe responsabile della commercializzazione in tutto il mondo dei Wine kit, con cui si produce poi il cosiddetto vino in polvere, cioè un preparato solubile in acqua assimilato al vino, con etichette che fanno riferimento ai più famosi vini italiani, dall’Amarone al Barolo. Confezioni che hanno le effigi del tricolore italiano e del Colosseo. Il valore complessivo finora accertato della frode è di oltre 28 milioni di euro. Continua a leggere



Via quel vino in polvere!

In Italia assieme alle mozzarelle, all’olio extravergine d’oliva ed ai pomodori San Marzano il vino compete per la conquista della palma d’oro per gli alimenti più contraffatti. E’ quanto emerso in Italia a tavola 2012, il IX rapporto sulla sicurezza alimentare del Movimento difesa del cittadino e Legambiente. Sono, infatti, presenti da tempo, nei mercati mondiali e nei Paesi dell’Ue, i cosiddetti wine kit: prodotti che promettono, con semplici polveri, di ottenere in pochi giorni vini taroccati ma dalle etichette prestigiose come Chianti, Valpolicella, Frascati, Primitivo, Gewurztraminer, Barolo, Lambrusco, Verdicchio e Montepulciano. Secondo le denunce di alcuni media e delle associazioni agricole italiane come la Coldiretti, questi wine kit vengono prodotti soprattutto in Canada ed in Svezia”.

”Ritirare immediatamente dal mercato le confezioni di vino in polvere ‘taroccate’, che promettono di ottenere vino italiano di qualità, ingannando i
consumatori e causando un grave danno al settore, e promuovere nei tempi piu’ brevi l’istituzione di una task-force per contrastare, a livello internazionale, le falsificazioni alimentari”. Questi i contenuti di una interrogazione al ministro delle Politiche agricole Mario Catania presentata da alcuni deputati del Pd della commissione Agricoltura della Camera, tra i quali il capogruppo Nicodemo Oliverio. Continua a leggere