Avvinando ad Avvinando 2010

Da Palermo Sergio Bolzoni – Si è svolta domenica e lunedì 23 e 24 maggio una interessantissima manifestazione in quel di Palermo, a villa Boscogrande, un posto magnifico per eleganza e posizione, con dei giardini accoglienti e le sale sapientemente conservate. Si tratta di Avvinando 2010, organizzata dalla Associazione culturale Elitaria del capoluogo siciliano. La coincidenza di portare lo stesso nome ci ha convinti a farci un salto per fare reciproca conoscenza.

Qui un centinaio di aziende hanno esposto i loro vini in degustazione, attirando un vasto pubblico di appassionati. La scelta di far pagare un biglietto assolutamente non esoso, ma nemmeno stracciato ha pagato in termini di qualità del pubblico e anche degli espositori che hanno offerto in assaggio spesso e volentieri delle ottime bottiglie.

Grande presenza di gente anche ai seminari, che sono stati particolarmente apprezzati , almeno ascoltando i commenti all’uscita di quello tenutosi domenica: La Grandeur du Perlage”. Ricordiamoli anche gli altri: 6 grandi regioni vitivinicole e 6 mitici vini rossi”; De Aetna: la magia di un terroir”: “Distillati e sigari”: “Leccornie…al femminile”, dove sapienti mani di cuoche siciliane preparavano leccornie da offrire in abbinamento ai grandi vini isolani. A proposito di leccornie, girovagando fra i tavoli si trovavano dei veri tesori. Dall’olio, alla focacceria palermitana, al… tartufo!

Non staremo qui a parlare dei singoli vini assaggiati. Le condizioni tipiche di questo genere di manifestazioni non permettono di dare giudizi meditati. Un paio di impressioni però sì. La prima: ha felicemente colpito il taglio internazionale di Avvinando 2010: che sorpresa ritrovarsi a tu per tu con un tavolo di magnifici riesling tedeschi offerti con competenza dall’importatore. E poi champagne come se piovesse, ai quali rispondevano arditamente ma con successo i nostri spumanti della Franciacorta. Interessanti vini anche al tavolo di una azienda cilena. Questo era uno degli obiettivi dichiarati dagli organizzatori in sede di presentazione: fare di Avvinando una rassegna di ampio respiro che travalichi i confini italiani. Se questo era l’inizio ci è sembrato non solo riuscito, ma anche apprezzato dal pubblico. Avanti così.

La seconda: nella grande e qualificata presenza di aziende provenienti da tutta Italia, spiccavano a nostro parere quelle provenienti dall’Alto Adige, segno inequivocabile della qualità raggiunta dalla Provincia autonoma, ma incalzati, sempre più da vicino dai padroni di casa siciliani che hanno decisamente intrapreso, specialmente nei bianchi, la strada della freschezza e della bevibilità a scapito dell’opulenza a volte in passato un po’ eccessiva. Possiamo senz’altro dire che i vini bianchi siciliani assaggiati sono stati in generale tutti almeno più che buoni, con non rare punte di eccellenza e non solo come va molto di moda dire oggi, nei dintorni dell’Etna che resta, sempre e comunque, la grande “nuova” risorsa dell’enologia isolana, ma anche nel resto delle aree vinicole più tradizionali che evidentemente devono aver intrapreso un cammino diverso rispetto al passato ma molto, molto gradevole.

I duemilacinquecento visitatori della due giorni di Avvinando 2010 stanno lì a dimostrare che questa giovane iniziativa ha delle basi solide e competenti. Generalmente apprezzate dal pubblico che è accorso numeroso e anche da noi. D’altronde con questo nome non poteva che essere così
Sergio Bolzoni

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