La cantina? Si fa col web (e il passaparola)

La cantina si sceglie su internet. Il Web è la scommessa per fare crescere l’ enoturismo. Chi abbina vacanze e viaggi ad una buona bottiglia confronta offerte, prezzi e qualita’ in tempo reale su tablet e smartphone. E’ quanto emerge dalla prima giornata dei lavori della quarta conferenza internazionale sul turismo del vino che si svolge per la prima volta in Italia, a Perugia, con 400 operatori, esperti e giornalisti di 40 paesi.

”Il Web ed il passaparola – ha detto Chiara Lungarotti, presidente del Movimento turismo del vino – sono strumenti di promozione che funzionano meglio dei canali e dei media tradizionali”. Continua a leggere



Antichi mestieri, ritorna il potatore

Grazie alla collaborazione fra i Preparatori d’uva e Centopassi, apre anche in Sicilia la Scuola Italiana di Potatura della Vite, le cui sedi si trovano nelle principali regioni vinicole italiane. L’hanno ideata, dopo oltre 20 anni di sperimentazione nei vigneti di tutt’Italia, i friulani Marco Simonit e Pierpaolo Sirch per recuperare l’antico mestiere del potatore che, come un chirurgo, decide il destino della vite con interventi il più possibile rispettosi della salute della pianta, che permettono di allungarne considerevolmente il ciclo vitale: spesso infatti le viti si ammalano per una dissennata impostazione delle potature che fanno crescere, in misura esponenziale, le infezioni al legno. Il che implica un importante risparmio per le aziende, la riduzione considerevole dei costi in vigna con la diminuzione delle ore di potatura (dal 30 al 50%) e, soprattutto, piante più sane e longeve che danno uve, e quindi vini, di qualità superiore.

Massimo 40 partecipanti (per poter gestire al meglio le lezioni nella parte pratica), aperta a viticoltori e non, la Scuola – che gode del patrocinio dell’Assessorato Risorse agricole Regione Sicilia – si articolerà in 3 giorni di lezioni invernali ( 23-25 febbraio), con 20 ore di corso focalizzate su teoria e pratica della potatura ramificata sulle forme di allevamento a spalliera e della tradizione presenti in Sicilia. Continua a leggere



I fondi (non di bottiglia) internazionali investono nel vino italiano

Il vino italiano è uno dei simboli del life style made in Italy tanto apprezzato nel mondo, e il suo appeal non conosce crisi, neanche nell’interesse dei grandi fondi di investimento. Perche’ è anche un investimento nel vino italiano quello che, secondo quanto riferisce Winenews, ha portato Brazos Equity Partners, fondo privato americano (1,4 miliardi di dollari di capitale in gestione e 715 milioni di dollari di “liquidita”‘, e che controlla 55 marchi top in settori che vanno dai servizi alla sanità, dall’industria alla finanza, dal food beverage alla distribuzione, ndr), a diventare primo azionista di “Winebow”, uno dei piu’importanti importatori e distributori di vini italiani (e non solo) degli Stati Uniti, fondato da Leonardo LoCascio, che ha in portafoglio 122 brand da tutto il mondo, Italia in primis, e serve altri 125 distributori per un business che tocca tutti i 50 stati Usa.

Tra le griffe italiane importate da Winebow nomi come Allegrini, Altesino, Argiolas, Bera, Bisceglia, Botromagno, Continua a leggere