Cambiamenti climatici, merlot a rischio estinzione

”Il merlot è a rischio estinzione a causa dei cambiamenti climatici” nelle aree italiane vocate alla sua coltivazione. A lanciare l’allarme e’ stato l’enologo Riccardo Cotarella, spiegando che ”sono i vigneti a maturazione piu’ precoce a soffrire maggiormente di questi mutamenti climatici”. Per Cotarella, intervenuto al 67/o congresso di Assoenologi a bordo della ‘Costa Atlantica’, e’ quindi urgente ”saper gestire il fenomeno, studiandolo, per poi avvalersi della tecnologia”.
L’allarme merlot riguarda numerose aree vinicole italiane e tocca particolarmente, come denunciato dagli enologi che operano sul territorio, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana. Proprio dal merlot, vitigno di origine bordolese, si ottengono d’altra parte in Italia vini di grande pregio. Per gli enologi, in ogni caso, si tratta di un fenomeno che puo’ ancora essere gestito. ”Con la ricerca scientifica, la sperimentazione e il coraggio di cambiare senza tradire le proprie radici – secondo Cotarella – i mutamenti del clima da rischio possono diventare una delle variabili su cui intervenire per ottenere buoni risultati nel vino”.
A cambiare, pero’, non e’ soltanto il clima, ma anche il panorama dei competitor italiani. ”Altri Paesi – ha detto il direttore generale di Assoenologi, Giuseppe Martelli – si stanno avvantaggiando e si avvantaggeranno, sfruttando al meglio questi mutamenti climatici; non soltanto il Nord Europa e l’Est europeo, ma anche l’estremo Oriente”.

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