O de V: la vodka di Natale è italiana

avvinando1Il bello di fare questo blog non è tanto che si assaggiano diverse cose buone ( ok, va bene: è anche quello), ma che a volte capita di fare degli incontri molto interessanti e assolutamente per caso, che ci portano poi a scoprire prodotti eccezionali dietro ai quali ci sono persone con delle storie da raccontare. È il caso di O de V, la vodka di vino di cui parliamo oggi, recuperando anche il sottotitolo originale di Avvinando che parla di vini e distillati. Perché scriviamo di O de V? Fondamentalmente per tre motivi: il primo perché è semplicemente eccezionale; il secondo perché Marcello Bruschetti di Enoglam, il produttore, ha una storia da raccontare, il terzo perché è Natale e se siete stufi di regalare il solito whisky finto esclusivo o il solito rum forse cubano, beh questa Vodka così diversa da tutte le vodke a cui siamo abituati vi farà fare una signora figura. Unico rischio, una volta assaggiata, è che  vi pentirete amaramente di averla regalata.

Comunque questo è il consiglio per Natale di Avvinando. Lo sappiamo che non è un prodotto economico, ma vale tutti i soldi che costa e poi ci sono anche i Sigari di O de V – di cui parleremo tra breve – che possono essere uno stupendo regalo ugualmente importante ma decisamente diverso dal solito. Inoltre, dicevamo, qui c’è davvero una storia italiana dietro, di spirito imprenditoriale vero e di conoscenze profonde del mondo della distilleria.

avvinando2Enoglam nasce solo tre anni fa, quando Marcello Bruschetti incontra Luciano Brotto, distillatore professionale che gli fa assaggiare la sua ultima creazione, quella che diventerà Evo, il primo prodotto dell’azienda, e si accende la scintilla. Passa poco tempo e Bruschetti decide di lasciare il suo posto da manager di successo per creare dal nulla Enoglam: “Avevo 45 anni, e ho pensato che fosse l’ultima occasione per fare qualcosa di mio – racconta – così iniziai a produrre Evo ma chiesi a Luciano di creare un prodotto esclusivo sul ricordo di un sapore del passato: una vodka ma che fosse italiana, mediterranea. Una cosa difficilissima e ci abbiamo messo un anno, ma alla fine ce l’abbiamo fatta”.  Nessun segreto, è lo stesso Bruschetti a raccontare come sono arrivati a O de V: “Mesi e mesi di prove e controprove. Prima abbiamo provato distillando vino chardonnay, poi abbiamo aggiunto vini più aromatici, ma il risultato non era quello che volevo. Poi, visto che la vodka è sostanzialmente una acquavite ma che non ha un disciplinare, abbiamo dato sfogo all’arte distillatoria di Luciano e alla fantasia e abbiamo prima aggiunto dell’uva e poi il vero colpo di genio fu l’uso di vino parzialmente fermentato a 8-9 gradi. A questo punto quella vodka con una chiusura morbida che tanto ricercavo era stata trovata”.

Sul sito di Enoglam trovate le schede tecniche di tutti i prodotti con ampie descrizioni su come vengono distillati, anche molto più approfondite del solito dobbiamo dire.

Bene, ma com’è questa O de V? Perché è così diversa? Innanzitutto scordatevi le vodke da supermercato, quelle che si mettono nel frizeer perché è meglio se uccidiamo tutti i profumi e tutto il sapore. Questo è un distillato da degustazione. Temperatura da spumante, quindi frigorifero e al massimo un giro nel ghiaccio di pochi minuti per portarlo a 6-8 gradi. Noi di Avvinando l’abbiamo assaggiata a 10-12 e vi assicuro che con Stefano ci siamo guardati entrambi con la bocca spalancata e quindi abbiamo applicato la stessa metodologia e degustazione che usiamo per il vino.  Colore: una trasparenza assoluta, anche sotto la lampada al neon. Profumi: pesca, melograno, quel sottile sentore di miele che per fortuna viene bilanciato dalla leggerissima nota alcolica che comunque tende a sparire man mano che si scende con la temperatura di degustazione. Un bouquet meraviglioso. Ma il capolavoro vien fuori all’assaggio. Giù il cappello di fronte alla “chiusura” morbida tanto ricercata da Marcello Bruschetti: O de V scivola via al palato senza quasi farsi notare, se non che ci si ritrova in bocca con un aroma avvolgente ma delicatissimo, che ricorda l’uva – ma quella buona – e le albicocche di una volta. La persistenza è infinita, non serve berne tanta, come invece succede con le vodke normalmente. Un buon bicchierino vi accompagnerà per tutta la serata. Insomma O de V è una vodka eccezionale, senza se e senza ma. Viene prodotta da una azienda giovane e tutta italiana. E se una bottiglia di vodka per qualsiasi motivo risulti essere troppa, cercate almeno i “sigari” di O de V, piccole confezioni da 5cl fatte con la forma cilindrica analoga a quelle cha avvolgono certi cubani pregiati. Un assaggio vale davvero la pena.

Sergio Bolzoni

Ps: Enoglam è una azienda giovane anche dal punto di vista della distribuzione, quindi O de V potrebbe essere difficile da trovare. Andate sul sito www.enoglam.com per avere il numero di telefono e chiamate tranquillamente in azienda. Vi sapranno indicare il rivenditore più vicino.

2 risposte a “O de V: la vodka di Natale è italiana

    • Ciao, tecnicamente parliamo sempre di distillati. Se distilli le vinacce fai la grappa, se distilli patate e/o cereali fai la vodka, se distilli il vino fai il cognac, se usi la canna da zucchero fai il ruhm. Se invece usi la frutta fai le tipiche acquaviti del mondo germanico. Il procedimento è simile ma ogni ingrediente usato apporta modifiche alle procedure o agli strumenti di distillazione. E poi ognuno ha le sue “ricette” (sul sito qualla di O de V è descritta analiticamente). Comunque sempre di distillati parliamo. Tra questo prodotto in particolare e un distillato d’uva c’è la differenza che qua non c’è solo l’uva.

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